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Diamond League: l'ultima è andata così

28 APRILE
ALTRI-SPORT/ATLETICA

A una settimana dall'inizio dell'edizione numero 14, ripassiamo i vincitori della tredicesima Diamond League

MARIO COSCO

Venerdì 5 maggio a Doha comincerà la Diamond League 2023; come sono andate le cose l'anno scorso?

Concorsi

Salto in alto maschile: Gianmarco Tamberi 

Superando 2.34 sotto il cielo di Zurigo, Gianmarco Tamberi ha piegato la resistenza dello statunitense JuVaughn Harrison e si è guadagnato il secondo diamante in carriera e consecutivo.Mutaz Barshim? Fuori condizione, il campione olimpico e del mondo ha chiuso soltanto sesto (o se preferite ultimo).

Salto in alto femminile:  Jarosláva Oleksíïvna 

MahučichTerza a Tokyo e vicecampionessa mondiale, l'ucraina Jarosláva Oleksíïvna Mahučich superando 2.03 ha vinto una gara nella quale la nostra Elena Vallortigara si è piazzata quinta.

Salto in lungo: bene l'Europa

Il campione olimpico greco Miltiadīs Tentoglou e la serba Ivana Vuleta hanno tenuto alto l'onore del salto in lungo europeo.

Salto triplo: la super colombiana e il cubano

Tra le donne si è imposta la campionessa olimpica e tre volte campionessa mondiale Yulimar Rojas, una super atleta colombiana che detiene il record del mondo con 15.74; tra gli uomini l'ha spuntata il cubano Andy Díaz, che ha Zurigo ha saltato 17.70.

Salto con l'asta: Nina e Mondo

L'australiana Nina Kennedy e il fenomeno svedese Armand Duplantis, che sta al salto con l'asta come Usain Bolt stava alla velocità, hanno superato, rispettivamente, 4.81 e 6.07.

Getto del peso: statunitensi senza rivali

Il vicecampione olimpico Joe Kovacs, che ha piazzato uno strepitoso 23.23, e la campionessa mondiale Chase Ealey, che si è aggiudicata tutte le tappe, hanno ribadito che il getto del peso è affare statunitense.

Lancio del disco: un en plein e un quattro su cinque

Lo sloveno Kristjan Čeh (5 su 5) e la statunitense Valarie Allman (4 su 5) hanno vinto 9 tappe su 10 nel lancio del disco.

Tiro del giavellotto: India e USA

Il campione olimpico indiano Neeraj Chopra e la vicecampionessa mondiale statunitense Kara Winger a Zurigo hanno tirato il giavellotto più lontano di tutti.

Corse

100 metri: Giamaica e USA

Tra le donne si è imposta la super (ed è poco) campionessa giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce mentre il diamante maschile lo ha vinto lo statunitense Trayvon Jaquez Bromel che a Zurigo ha corso in 9''94 ma con il tempo di 9"76 occupa il sesto posto nella top-list degli atleti più veloci di sempre sui 100 metri.200 metri: come i 100 ma a nazioni invertiteI campioni del mondo Noah Lyles, che in Svizzera ha chiuso con il tempo di 19"52, e Shericka Jackson hanno ribadito la superiorità di Stati Uniti e Giamaica nella velocità.

400 metri: dominio caraibico

Il granadino Kirani James e la dominicana Marleidi Paulino hanno sancito che i 400 metri sono una specialità caraibica.

800 metri: doppietta keniana

Mary Moraa e il campione olimpico Emmanuel Korir hanno regalato una splendida doppietta al Kenya.

1500 m/miglio: da un estremo all'altro

Il fatto che i diamanti dei 1500/miglio siano stati vinti da un norvegese, il campione olimpico dei 1500 e mondiale dei 5000 Jakob Ingebrigtsen, e da una keniota, la due volte campionessa olimpica dei 1500 Faith Kipyegon dimostra l'universalità dell'atletica leggera.

3000/5000: altra doppietta keniana

Nicholas Kipkorir, che così si è liberato della nomea di eterno piazzato, e la vicecampionessa mondiale dei 5000 metri Beatrice Chebet hanno ribadito la forza del Kenya nel mezzofondo puro (3000 metri) e prolungato (5000 metri).

100 hs: Tobi Amusam

Già vincitrice della tappa di Parigi, a Zurigo la nigeriana Tobi Amusam ha messo tutte in riga con 12"29.

110 hs: Grant Holloway

Due volte campione del mondo dei 110 hs e primatista mondiale dei 60 ostacoli con il tempo di 7"29, Holloway a Zurigo si è aggiudicato il diamante chiudendo in 13"02

400 hs: un brasiliano e un'olandese

Sette vittorie il brasiliano, cinque l'olandese: Allison dos Santos e Femke Bol hanno annichilito la concorrenza.  3000 metri siepi: l'altra AfricaL'etiope Werkuha Getachew e il marocchino Soufiane el-Bakkal hanno dimostrato che in Africa non corrono veloci solo i kenioti. 

MARIO COSCO
Gianmarco Tamberi

Getty ImagesGianmarco Tamberi

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