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Larissa Iapichino, gli obiettivi di papà Gianni: "Vale i 7 metri, può saltarli venerdì a Montecarlo"

18 LUGLIO
ALTRI-SPORT/ATLETICA

Il tecnico della 21enne campionessa continentale U23: "Tra noi c'è piena armonia e rispetto dei ruoli, il nostro lavoro è partito dalla velocità".

SPORT TODAY

Gianni Iapichino fa il punto a 'Tuttosport' sulla crescita della figlia Larissa, stella dell'atletica azzurra che ha appena vinto gli Europei U23 (nel salto in lungo) e che guarda con ambizione ai prossimi traguardi, si chiamino 7 metri, Mondiali di Budapest, o Giochi Olimpici.

In Finlandia è bastato il primo salto (6,93) a stendere la concorrenza, è stata l'ennesima prova di continuità dopo le tappe di Diamond League vinte (a Firenze e Stoccolma): "Da un punto di vista tecnico abbiamo azzerato tutto e siamo ripartiti dalla velocità e soprattutto dal modo di interpretare la rincorsa; dopo la prima fase abbiamo lavorato sui meccanismi della fase di volo e come sfruttare la velocità di entrata" racconta le tappe del sodalizio meramente 'tecniche'.

Non mancano le riflessioni di un papà, orgoglioso per il rispetto che Larissa muove nelle rivali in pedana: "Io per lei sono papà, tecnico e confidente: lei ha i suoi spazi, è pienamente indipendente e serena nei rapporti con i suoi coetanei. Una delle cose che apprezzo di più è che Larissa sia molto amata dalle sue avversarie, vuol dire che funzioniamo. Quando ci ritroviamo in pedana o in gara ognuno rispetta il prioprio ruolo. Oggi compie gli anni? Poca baldoria, solo un brindisi con gli amici più cari: siamo appena rientrati dalla trasferta finlandese e venerdì gareggerà in Diamond League a Montecarlo, ma in questo è molto responsabile".

La gara di Montecarlo è una stazione importante in vista degli obiettivi principali, quella che rischia di valere la misura più agognata: "I 7 metri sono misura che ha nelle gambe da tempo, non l'ha sinora raggiunta per le condizioni meteo avverse; penso a Stoccolma, a Firenze e alla Finlandia. Venerdì deve prendersi la rivincita sulla francese Kpatcha, che l'ha battuta in Coppa Europa di nove centimetri; le altre da battere sono la Mihambo, la campionessa iridata Vuleta, la statunitense Davis-Woodhall e la giamaicana Smith. Sarà una gara importante, perché non sarò lì a dare indicazioni in pedana: sarà un altro step verso la maturità agonistica. In vista di Budapest, acquisito il pass per Parigi, non farà gli Assoluti a Molfetta: ci alleneremo a Firenze, non andremo a Formia".

 

Gianni e Larissa Iapichino

Getty ImagesVerso Budapest e i 7 metri nel salto in lungo

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