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Mondiali 2023: gli Azzurri da medaglia

14 AGOSTO
ALTRI-SPORT/ATLETICA

In programma a Budapest dal 19 al 27 agosto, la diciannovesima edizione dei Mondiali promette emozioni

MARIO COSCO

I Mondiali di atletica leggera, che nel 2025 si disputeranno a Tokyo, tornano in Europa: dopo Doha 2019 ed Eugene 2022, tra il 19 e il 27 agosto sarà Budapest ad ospitare la diciannovesima edizione della rassegna iridata.

Un po' di storia

La prima edizione dei Mondiali di atletica leggera si è disputata a Helsinki nel 1983.

Fino al 1991 i campionati del mondo si sono svolti ogni quattro anni; poi, la cadenza è diventata biennale.

L'Italia ha ospitato la rassegna iridata nel 1987; l'Ungheria è il sedicesimo Paese organizzatore; Finlandia (1983 e 2005) e Germania (1993 e 2009) hanno già concesso il bis mentre il Giappone (1991, 2007 e 2025) tra due anni arriverà a quota tre.

Albo d'oro

L'albo d'oro complessivo è dominato dagli Stati Uniti con 414 medaglie, 183 delle quali d'oro.

Seguono il Kenya (62-55-44), la Russia (42-52-48) e la Germania (39-36-48).

Da segnalare che all'ottavo, all'undicesimo e al trentottesimo posto ci sono tre Paesi scomparsi: l'Unione Sovietica, la Germania Est e la Cecoslovacchia .

L'Italia è sedicesima a due medaglie d'oro dalla Francia, che è quattordicesima ed è salita sul podio iridato otto volte più di noi (55 a 47).

Medaglie azzurre

L'Italia in 18 edizioni ha raccolto 47 medaglie: 12 ori, 16 argenti e 19 bronzi.

I 12 ori: Alberto Cova (10000 metri, Helsinki 1983); Maurizio Damilano (marcia km 20, Roma 1987); Francesco Panetta (3000 metri siepi, Roma 1987); Maurizio Damilano (marcia km 20, Tokyo 1991); Fiona May (salto in lungo, Goteborg 1995); Michele Didoni (marcia km 20, Goteborg 1995); Anna Rita Sidoti (marcia km 10, Atene 1997); Ivano Brugnetti (marcia km 50, Siviglia 1999); Fabrizio Mori (400 ostacoli, Siviglia 1999); Fiona May (salto in lungo, Edmonton 2001); Giuseppe Gibilisco (salto con l'asta, Parigi 2003); Massimo Stano (marcia 35 km, Eugene 2022).

Nell'ultimo Mondiale, oltre al già ricordato oro di Massimo Stano, l'Italia ha conquistato il bronzo con Elena Vallortigara (che purtroppo in Ungheria non ci sarà) nel salto in alto.

I più grandi e le più grandi

Uomini

Usando come parametro il numero complessivo di medaglie, il giamaicano Usain Bolt (11-2-1) precede gli statunitensi LeShawn Merrit (8-3-0), Carl Lewis (8-1-1) e Justin Gatlin (4-6-0).

Se, invece, diamo più valore al numero di medaglie d'oro, al quarto e al quinto posto troviamo lo statunitense Michael Johnson (8-0-0) e il britannico Mo Farah (6-2-0).

Donne

La statunitense Allison Felix domina la classifica con 20 medaglie: 14-3-3.

In doppia cifra anche tre giamaicane: Shelly-Ann Fraser-Pryce (10-4-0), Marlene Ottey (3-4-7) e Veronica Campbell-Brown (3-7-1).

Considerando solo le medaglie d'oro, invece, al terzo posto ci sono cinque atlete con cinque titoli iridati: l'etiope Tirunesh Dibaba e le statunitensi Gail Devers, Sanya Richard-Ross, Jessica Beard e Natasha Hastings.

Speranze azzurre in Ungheria

Prima fascia (in corsa per l'oro)

Gianmarco Tamberi (salto in alto)

Campione olimpico ed europeo in carica, Gianmarco Tamberi nelle grandi occasioni si e-salta.

Valerio Stano (20 e 35 km di marcia)

Campione olimpico nella 20 km a Tokyo e mondiale nella 35 km a Eugene, Massimo Stano agli Europei dell'anno scorso non ha brillato (ottavo posto nella 20 km) ma in Ungheria sarà tra gli uomini da battere.

Marcell Jacobs (100 metri e staffetta)

Se ci dovessimo basare sui risultati di quest'anno, Marcell Jacobs finirebbe in terza fascia, ma il campione olimpico ed europeo in carica merita fiducia.

Seconda fascia (da medaglia)

Larissa Iapichino (salto in lungo)

Vincitrice di tre tappe (Firenze, Stoccolma e Monaco) della Diamond League 2023 e campionessa europea Under 23, Larissa Iapichino all'aperto ha un personale di 6.95 (stabilito quest'anno).

Figlia d'arte, i genitori sono Fiona May e Gianni Iapichino, l'atleta toscana ha tutte le carte in regola per balzare sul podio e avvicinare la madre, che ha conquistato due titoli mondiali di salto in lungo.

Francesco Fortunato (20 km di marcia)

Quinto agli Europei nella 20 km, il marciatore pugliese, che quest'anno ha vinto tre titoli italiani (5000 indoor, 10 km e 20 km), ha tutte le carte in regola per puntare alla medaglia.

Antonella Palmisano (20 km di marcia)

Medaglia di bronzo ai Mondiali di Londra del 2017 e campionessa olimpica in carica della 20 km, Antonella Palmisano è stata a lungo fuori dai giochi ma la classe della marciatrice pugliese non si discute.

Terza fascia (outsider)

Samuele Ceccarelli (100 metri e staffetta 4X100)

Campione europeo e italiano dei 60 metri, Samuele Ceccarelli affronta senza nessuna pressione il primo Mondiale della carriera.

Staffetta 4X100 metri

La composizione del quartetto non è ancora definita ma i campioni olimpici non vanno sottovalutati.

Mattia Furlani (salto in lungo)

Figlio d'arte (il padre era un altista, la madre una velocista), il diciottenne Mattia Furlani potrebbe essere la grande sorpresa nel salto in lungo.

Sara Fantini (lancio del martello)

Medaglia di bronzo agli Europei di Monaco di Baviera, Sara Fantini è la primatista italiana di lancio del martello.

Zane Weir (getto del peso)

Capace pochi giorni fa di gettare il peso a 22.15, Zane Weir è tra i migliori specialisti del mondo.

Leonardo Fabbri (getto del peso)

Vincitore della tappa di Diamond League di Firenze, Leonardo Fabbri ha un personale di 21.99.

Alessandro Sibilio (400 ostacoli)

Fosse in condizioni perfette, Alessandro Sibilio potrebbe dire la sua sui 400 ostacoli.

Emmanuel Ihemeje (salto triplo)

Quinto alle Olimpiadi di Tokyo con 17.17, Emmanuel Ihemeje non è lontano dai migliori.

Filippo Tortu (200 metri e staffetta 4X100)

Campione olimpico con la staffetta 4X100, Filippo Tortu dovrà superarsi per brillare sui 200 metri.

MARIO COSCO
Marcell Jacobs

Getty ImagesMarcell Jacobs

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