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Quello che è capitato ieri a Dubai nella sesta partita tra il norvegese Magnus Carlsen e il russo Ian Nepomniachtchi non si era mai visto in un campionato del mondo di scacchi: dopo 136 mosse, record di sempre per un match mondiale, lo scandinavo detentore del titolo ha piegato il suo avversario dopo una lotta durata quasi otto ore.
Le prime cinque partite del match, pur essendo state combattutissime, erano terminate patte ma ieri Carlsen ha sacrificato la regina in cambio delle due torri di Nepo e da quel punto della partita si è visto di tutto, con errori e occasioni mancate da ambo le parti fino ad arrivare a un finale giudicato da tutti pari con torre, cavallo e tre pedoni per Carlsen contro regina e un pedone per Nepomniachtchi.
Magnus però, come peraltro fa di solito coi suoi avversari, ha portato Ian allo sfinimento inducendolo a commettere un paio di errori che si sono rivelati fatali e ha portato a casa il punto intero. Adesso mancano otto partite alla conclusione di un match che st sta rivelando il più bello degli ultimi anni e Carlsen ha messo un’ipoteca sulla riconferma del titolo che detiene dal 2013.
Getty ImagesMagnus Carlsen