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La Nuova Zelanda si prepara venerdì ad affrontare l'Italia con una grande pressione addosso. Se gli All Blacks sono naturalmente favoritissimi, sanno anche che solo la vittoria potrà portarli alla qualificazione ai Mondiali di rugby. Ecco perché il tecnico Aaron Smith ha coniato lo slogan: “Do or die”. Noi potremo cercare di approfittare proprio di quest'ansia che potrebbe attanagliare le armate neozelandesi.
Quello che è sicuro è che non ci sottovaluteranno. A dirlo è il tecnico della difesa Scott McLeod: “Abbiamo avuto partite ravvicinate con loro in passato in tournée, e quest’anno nel Sei Nazioni hanno messo in difficoltà tutte le squadre, e l’anno scorso hanno vinto alcune partite importanti. Hanno davvero evoluto il loro attacco da quello che posso vedere. Hanno fatto uscire la palla dalle ruck in maniera più veloce di tutti nel Sei Nazioni – è migliore di quella dell’Irlanda – ed è qualcosa di importante. Conoscono il loro gioco e lo stanno giocando bene”.
Tanti elogi all'Italia: “Sanno riciclare la palla molto velocemente. La loro palla velocissima è la migliore del Sei Nazioni e hanno davvero migliorato le loro abilità in termini di passaggi e linee di corsa. Tengono impegnati i difensori per molto tempo, poi hanno la capacità di giocare sia al largo, sia con il compagno vicino. Sono difficili da difendere. Sono molto bravi a provare a raggrupparti al centro e poi a spostarsi verso il largo, proprio come fa la Francia. Siamo consapevoli di queste minacce e abbiamo dei piani da mettere in atto per combatterle”.
La Nuova Zelanda chiama a raccolta tutti i reparti. Ed effettivamente recuperano per la sfida all'Italia il capitano Sam Cane, la seconda linea Jordie Barrett, la terza Shannon Frizell e il pilone Tyrel Lomax.
Getty ImagesAll Blacks, Rugby, Nuova Zelanda