Mondiali Rugby, Jones a muso duro: "Non mettete in dubbio il mio amore per l'Australia"

Eddie Jones non si scrolla di dosso le polemiche che in conferenza stampa fanno breccia nel momento più nero dell'Australia, di fatto eliminata dalla Coppa del Mondo per la prima volta nella fase a gironi.

Alla peggiore sconfitta iridata di sempre per i Wallabies si accoppiano le voci che avvicinano il CT alla panchina del Giappone, un abboccamento che ha fatto infuriare la stampa per la tempistica (un paio di settimane prima del torneo) che regala l'impressione di abbandonare una barca che imbarcava acqua di suo sino dai Test Match estivi e che ha affidato con le convocazioni a un manipolo di giovani: "Non so di cosa parlate, la mia testa è intermante sull'Australia; sono ritornato a dare una mano al nostro rugby, ma l'impatto è stato debole. Sono fiero di essere australiano e mi urta che l'intero movimento sia in crisi; le insinuazioni sull'ipotesi che lasci la Nazionale oltrepassano i limiti, mi scuso per la prestazione insufficiente di oggi e per il risultato, ma non si deve dubitare della mia dedizione alla causa. O parliamo del Galles, o parliamo del Portogallo: altrimenti me ne vado". 

Le convocazioni sono stato un tema caldo nell'avvicinamento alla Francia, dove la squadra ha perso contro Fiji (22-15) e Galles (40-6), battendo a fatica la Georgia (35-15); l'ultimo anno in sella alla Nazionale inglese era stato inoltre tutt'altro che trascendentale: "Il mio incarico prevedeva invertissi la rotta della Nazionale, per farlo servivano ragazzi che rinfrescassero il gruppo. E' chiaro che possano fare fatica in un contesto di alto livello, ma se non li esponiamo a prove vere, difficilmente potranno maturare. L'Australia è in crisi, ma solo con un apprendimento così ne può uscire ".

Nel 2003 Jones aveva perso all'ultimo soffio il Mondiale casalingo contro l'Inghilterra di Wilkinson e nell'ultima edizione era stato il Sudafrica a negare agli inglesi la gioia più grande, ma in entrambe le manifestazioni era stato in grado di eliminare la Nuova Zelanda in semifinale: il Giappone con lui ha infine vinto per la prima volta tre incontri in un girone, nel 2015.

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