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Basket, Danilo Gallinari: “Ripenso ancora al finale di Italia-Francia"

20 AGOSTO
BASKET

"Sacchetti è stato bravissimo a creare il gruppo, il complesso, la squadra, a farci credere nel sogno”.

SPORT TODAY

Una lunghissima stagione in NBA con i suoi Atlanta Hawks, conclusa con la sconfitta in Gara-6 contro i Milwaukee Bucks nella finale della Eastern Conference, e una bella cavalcata con la Nazionale italiana ai Giochi Olimpici di Tokyo: si può riassumere così l'ultimo anno sportivo di Danilo Gallinari che si sta godendo le meritate vacanze.

Come spiega in una lunga intervista al Corriere della Sera, tuttavia, il trentatreenne nativo di Sant’Angelo Lodigiano, non riesce ancora a togliersi dalla mente gli ultimi possessi di Italia-Francia, quarto di finale dell’Olimpiade nipponica: “Siamo arrivati talmente vicini alla vittoria, davvero ad un passo dalla rimonta, non c’è dubbio che l’amarezza resti. Ma non possiamo rimproverarci nulla, abbiamo lottato, combattuto fino all’ultimo”. L’avventura sotto i Cinque Cerchi è da spiegare anche a chi non c’era, come Gigi Datome e Marco Belinelli: “Una esperienza memorabile, una opportunità unica che sono convinto potranno vivere insieme, ancora, quando si ripresenterà. Questa squadra, ribadisco, il gruppo, ha un futuro. Avremo altre sfide da vivere, vincere e raccontare”.

Se Danilo Gallinari è volato a Tokyo con la squadra, chi ne ha fatto le spese è stato Awudu Abass. “L’ho chiamato quando ero ad Atlanta comprendendo il suo grande dispiacere. Gli ho parlato anche dopo, ringraziandolo, perchè se ero arrivato a Tokyo lo dovevo anche a lui, oltre che a Sacchetti che mi ha convocato. Un colloquio sereno, ho voluto farlo di persona, era giusto che gli parlassi”. Da chi non è salito sulla scaletta dell’aereo verso i Giochi Olimpici, a chi ha condotto la squadra in terra giapponese: il CT Meo Sacchetti. “E’ diretto, trasparente, ti spiega le cose. Credo sia stato difficile anche per lui chiamarmi e non convocare Abass. Ci si può parlare tranquillamente, esprimersi, quando i risultati arrivano è merito della squadra, ma anche di chi la guida. Bravissimo a creare il gruppo, il complesso, la squadra, a farci credere nel sogno”.

 

Gallinari

Getty ImagesDanilo Gallinari

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