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Basket, torneo Preolimpico: preview Italia-Bahrain

2 LUGLIO
BASKET/ITALBASKET

Inizia alle 23:30 contro il Bahrain l'avventura a Porto Rico degli azzurri di Gianmarco Pozzecco

SPORT TODAY

Ci siamo: inizia il Preolimpico dell'Italbasket. Azzurri a San Juan dove da oggi, 2 luglio, al 7, avranno la possibilità di giocarsela per un posto per le Olimpiadi di Parigi 2024. Si parte stasera, palla a due alle 23:30 per la prima gara contro il Bahrain. A chiudere il nostro girone ci sono i padroni di casa di Porto Rico - che affronteremo due giorni dopo, il 4 luglio alle ore 2:30 italiane - mentre le semifinali  si disputeranno sabato 6 luglio con inizio alle 22.00 e alle 1.00 italiane con l'altro girone di San Juan che è composto da Lituania, Messina e Costa d'Avorio.

Le parole di Gianmarco Pozzecco nel pre-gara

“Le regole nel nostro gruppo sono poche e molto chiare. Prima di tutto, la tolleranza. Solo aiutandosi l’uno con l’altro si riescono a superare le difficoltà andando oltre i propri limiti. Nonostante il roster sia molto diverso da quello dello scorso anno, la squadra ha capito fin da subito l’importanza di togliersi qualcosa a livello individuale per metterlo a disposizione del collettivo. I ragazzi di divertono, giocano con la testa libera e con l’impegno feroce che richiede questa Maglia. Il Bahrain, il Portorico e tutte le altre squadre che eventualmente seguiranno sono solo parte di un percorso che desideriamo affrontare passo dopo passo con la consapevolezza che ciò che abbiamo costruito ci servirà per affrontare gli ostacoli e provare a meritarci un traguardo storico“.

L'avversaria dell'Italia: Bahrain 

Un dominio pressoché incontrastato nel preliminare asiatico del Pre Olimpico a Damasco ha portato il Bahrain a qualificarsi per la prima volta ad un torneo FIBA. Battute Arabia Saudita, Kazakistan, Siria, Indonesia e India con uno scarto medio di 23.8 punti, i bahreiniti arrivano a San Juan con l’inevitabile etichetta del vaso di coccio. La squadra non ha tutto questo talento, è pressoché inesperta ad alto livello, fisicamente non è molto strutturata ma soprattutto non ha assolutamente nulla da perdere il che rappresenta il vero punto di forza.

L’allenatore è il giovanissimo Jad El Hajj (classe ’89), ex commissario tecnico del Libano con cui ha disputato il Mondiale nelle Filippine, e che ha sostituito lo spagnolo Ricard Casas Gurt dopo il preliminare. Il leader tecnico è senza dubbio il 37enne Devon Dwayne Lamont, detto Wayne, Chism. Nativo di Jackson nel Tennessee, con i Volunteers ha giocato a livello di college prima di intraprendere la più classica della carriera da giramondo: Turchia, Ungheria, Francia, Israele, Filippine, Arabia Saudita e per l’appunto Bahrein dove gli è stato offerta la possibilità di essere naturalizzato e giocare per la Nazionale. Centro di 203 cm, è uno che non si tira indietro dal lottare e sgomitare e ha un pregio non da poco: non si prende il proscenio a prescindere, il che lo rende davvero un uomo squadra.

Sotto canestro gli dà manforte il classe 2002 Muzamil Ameer Hamooda che gioca in patria nel Manama e che ha un passato con Sacramento State University. Giocatore versatile, buon rimbalzista e buon range di tiro. E poi c’è Mustafa Rashed, guardia anche lui classe 2002 e anche lui del Manama. La descrizione tecnica è semplice: sostanzialmente tira qualunque pallone gli capiti tra le mani. Nel torneo a Damasco ha chiuso con il 48.1% dal campo con il picco del 10/17 da oltre l’arco contro la Siria.

Ufficio Stampa FIP

Mondiali di Basket 2023, Italia-Porto Rico 73-57

Getty ImagesAltra grandissima soddisfazione per coach Gianmarco Pozzecco, che ora traccia la strada: \"Continuiamo a sognare\"

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