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Nuova Conference, stessi risultati. Golden State continua a mietere successi anche nel suo giro di match a Est. Grazie al successo per 111-107 sui Celtics, ex bestia nera degli Warriors con una striscia di cinque vittorie consecutive, sono tre su quattro nelle sfide contro avversarie della Eastern conference per Curry e compagni.
Eppure al TD Garden non è stato tutto facile per gli ospiti, che sembravano essere in pieno controllo del match in controllo già nel secondo quarto, per poi subire la clamorosa rimonta di Boston, sorpasso incluso. I Celtics si sono però fatti male da soli, perdendo di fatto a causa del tecnico che si è fatto fischiare coach Udoka nel finale dopo un fallo di Marcus Smart su Curry alla sirena del secondo quarto.
Quello scarto di quattro punti è rimasto, nonostante le super prestazioni di Jayson Tatum (27 punti, 8 rimbalzi e 6 assist), Jaylen Brown con 20 e Marcus Smart con 19. Dall’altra parte Curry ha aggiornato il proprio record assoluti di triple con altre cinque “bombe” in una serata da 30 punti, 5 rimbalzi e 4 assist, ma macchiata dall’uscita per falli.
Gli Warriors, che hanno anche 27 punti da Andrew Wiggins, staccano nuovamente i Suns con il successo numero 24 in stagione su 29 partite, 14° nelle ultime 16 gare.
Seconda sconfitta consecutiva invece in trasferta per i campioni in carica di Milwaukee, che contro i Pellicans (116-112) pagano le tante assenze, tra le quali quelle dei totem Antetokounmpo e Middleton, arrendendosi dopo un supplementare. A coach Budenholzer non basta neppure il career high di Jrue Holiday, implacabile ex con 40 punti, coadiuvato dai 25 punti di Grayson Allen e dai 14 con 13 rimbalzi di Jordan Nwora,
A caricarsi sulle spalle la squadra per New Orleans, che tocca dieci successi in stagione, è Devontè Graham, che fa pentole e coperchi con 26 punti, frutto di 8 triple, realizzando anche i due tiri liberi decisivi nel supplementare. Determinanti anche i 24 punti di Jonas Valanciunas e i 17 del rookie Herb Jones.
Getty ImagesWarriors forward Andrew Wiggins