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A lezione dal 'maestro' Pirlo: "Esperienza, italiani e organizzazione societaria i segreti della mia Sampdoria"
Il tecnico blucerchiato: "Ci faremo trovare pronti in caso di penalizzazione e di rinvio, vogliamo essere col tempo competitivi in Italia e in Europa".
SPORT TODAY
Si conclude il ritiro di Livigno e la nuova Sampdoria di Andrea Radrizzani e Andrea Pirlo si impegna a meritare il ritrovato sostegno di una tifoseria unica: "C'è grande entusiasmo, siamo consapevoli di rappresentare una tifoseria importante, ma siamo all'inizio di un percorso; la nuova proprietà sta facendo investimenti e la squadra sta ripartendo, vorremmo pian piano essere competitivi in Italia e in Europa" esordisce il classe 1979, reduce dall'esperienza in Turchia "Non mi pesa questa responsabilità, gli allenatori sono sempre in discussione: sono sereno, la società è ben organizzata, c'è una struttura da Champions".
La Serie B è per tradizione torneo equilibrato, in cui le matricole possono sognare e le retrocesse subire l'adattamento, ma il regista campione del mondo 2006 usa piedi di piombo: "Se slitterà il campionato, aggiungeremo una amichevole la domenica e sotto certi aspetti sarà un vantaggio; non vogliamo illudere, siamo considerati favoriti perché la Sampdoria è sempre stata in Serie A, ma serve tempo e il percorso non sarà facile. Cominceremo con il 4 - 3 - 3, Gabbiadini centravanti puro che lega il gioco, ha tecnica e attacca lo spazio: è importante aver costruito un nucleo italiano e innestato l'esperienza di Barreca, Borini e Ricci; se arriverà la penalizzazione, non dovremo sbagliare nulla, servirà essere perfetti. Si sono mosse bene Cremonese, Palermo, Parma e Spezia: al solito emergeranno sorprese".
Le riflessioni finali a 'La Gazzetta dello Sport' sono dedicate alla Serie A e all'irruzione della Saudi League in questo mercato globale: "C'è un nuovo mercato, qualche anno fa fu lo stesso con la Cina: il calcio è come la vita, se ci sono opportunità, le puoi raccogliere; magari il campionato arabo diverrà il migliore al mondo, chissà. Sono soddisfatto della stagione alla Juventus: gli allenatori cambiano, rimangono le società. Ai bianconeri serve tempo: al Milan mancherà Maldini, non solo come riferimento per i calciatori, ma come uomo, Perché Maldini è sempre Maldini".
Getty ImagesAllenatore Sampdoria
