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Abuso sessuale sulla figlia, condannato vincitore della Champions League

23 NOVEMBRE
CALCIO

Orrore in Spagna: un ex calciatore è stato condannato da un tribunale per violenza sessuale sulla figlia. I fatti risalgono al 2011

SPORT TODAY

Due anni e sei mesi di reclusione. Questo il verdetto di un tribunale della Costa del Sol, in Spagna, per un calciatore capace di vincere la Champions League. Il reato, pesantissimo, è quello di violenza sessuale nei confronti della figlia minorenne. La condanna non sarà però effettiva per il calciatore, a cui è stato imposto un divieto di ingresso in Spagna della durata di dieci anni. A ricevere la condanna è l’ex centrocampista di Ajax e Siviglia Tarik Oulida.

L’olandese di origini marocchine è nato ad Amsterdam e proprio dalle giovanili dell’Ajax è arrivato in Spagna, al Siviglia, dopo aver vinto la Champions proprio con la squadra della capitale olandese. Il crimine in questione è avvenuto nel 2011, quando la bambina aveva solo sei anni. Nel documento che conferma la condanna si legge che «in una data non precisata nel 2011, egli ha approfittato del fatto di essere solo con la bambina infilandosi nel suo letto mentre dormiva e iniziando a toccare le parti intime della figlia».

Oltre alla condanna, Oulida non potrà avvicinarsi a meno di 500 metri dalla sua vittima ed è stato condannato a un risarcimento di 10mila euro. L’ex calciatore ha ammesso il suo crimine, arrivando così al patteggiamento dopo un’indagine che sembra essere iniziata nel 2017, sebbene non sia chiaro quando Oulida fu accusato per la prima volta.

Oulida, Ajax, Siviglia, Champions League

Getty ImagesOulida

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