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Il mondo del calcio è sconvolto dalla notizia della morte di Sinisa Mihajlovic, calciatore e allenatore serbo che si è distinto negli anni in Italia con le maglie, tra le altre, di Roma, Inter e Lazio.
L'ultima sua esperienza lavorativa è stata quella di allenatore del Bologna, carica che ha mantenuto anche nel corso della malattia che, alla fine, se lo è portato via ad appena 53 anni.
In questi minuti stanno arrivando le reazioni di tantissimi addetti ai lavori, a testimonianza dell'amore che tutto il calcio aveva per Miha. Per esempio, queste sono le parole del patron della Lazio Claudio Lotito:
"La S.S. Lazio piange la scomparsa di Sinisa Mihajlovic: un grande laziale, un guerriero in campo e nella vita. Il suo coraggio sul terreno di gioco è stato secondo solo a quello dimostrato di fronte a una grave malattia, che mai ne ha fiaccato lo spirito e la tempra. Di questo combattente dal grande cuore resterà una traccia indelebile nella storia della Lazio, non solo per essere stato Campione d’Italia, ma per il messaggio di speranza di fronte alle difficoltà che ha saputo rappresentare fino all’ultimo momento della sua vita. Lo ricorderemo come merita, con l’abbraccio infinito della sua squadra e della sua gente. Alla famiglia le nostre commosse condoglianze".
"Ciao Sinisa". E una foto di Mihajlovic che vale più di mille parole. Così la Sampdoria su Twitter ha ricordato il suo ex giocatore. "Ciao guerriero, hai lottato a testa alta fino alla fine, uomo vero". Così invece su twitter, l'ex capitano del Milan Franco Baresi ha ricordato Sinisa Mihajlovic.
Anche l'Inter, tramite i propri canali ufficiali, esprime il proprio cordoglio per la morte dell'ex giocatore:
"FC Internazionale Milano, il suo presidente Steven Zhang, il Vice President Javier Zanetti, gli Amministratori Delegati Alessandro Antonello e Giuseppe Marotta, l'allenatore Simone Inzaghi e il suo staff, i calciatori e tutto il mondo Inter, si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e, nel ricordarlo, abbracciano i suoi familiari.
Non si è mai pronti a salutare un compagno di viaggio. Sembra che il tempo sia stato troppo poco, già svanito, solo un ricordo. Salutare per sempre Sinisa Mihajlovic è difficile per tante ragioni. È doloroso, ingiusto, profondamente malinconico.
Prima avversario in campo, poi nerazzurro, da giocatore e da vice allenatore. Poi di nuovo di fronte, sulle panchine rivali. Sempre fedele a se stesso: nella grinta e nell’atteggiamento, nella fierezza e nella serietà.
Il numero 10 dei difensori. Prestanza fisica, sapienza tattica e un piede sinistro benedetto: raramente sui campi da calcio si è visto un mancino così potente, così preciso. Re dei calci piazzati, autore di gol bellissimi, anche con la maglia nerazzurra.
Quando arrivò a 35 anni all’Inter mise subito le cose in chiaro, fin dalla prima conferenza stampa: “Sono qui per giocare e per vincere. Ho ancora qualcosa dentro e posso darlo all’Inter”. Fu di parola. Due stagioni, uno Scudetto, due Coppe Italia. Una, marchiata con una punizione all’incrocio in finale, a San Siro. Da urlo. 43 partite e 6 gol, tutti, ovviamente, su calcio da fermo. Meraviglie da ricordare, una a una.
Poi l’esperienza sulla panchina nerazzurra, vice al fianco del suo grande amico Roberto Mancini. Presenza fondamentale: due anni, due Scudetti e la Supercoppa Italiana. Vittorie belle, vittorie indelebili. Un segno importante nella storia nerazzurra, prima di intraprendere la carriera di allenatore.
"Personalità e sicurezza trasmesse ai suoi calciatori, lottatore in campo e fuori, quando ha dovuto intraprendere la sfida più difficile e importante, quella contro la malattia. Affrontata alla Sinisa: la voglia di vivere, di lottare. “Ho fatto a pugni con la Leucemia”, diceva. Perché l’ha combattuta con fierezza, tornando ad allenare, svelando anche un lato che per anni ha sempre nascosto: “Ho imparato a piangere: vedere un uomo duro che piange, fa tenerezza”.
Sinisa fino in fondo. Con un messaggio che ha raggiunto e resterà nel cuore di tutti gli appassionati di calcio. Sport e vita.
L’Inter, nell’abbracciare la sua famiglia in questo momento tristissimo, lo ricorda con immenso affetto e amicizia.
Ciao Sinisa!".
Arriva l'abbraccio anche della Curva Nord nerazzurra, che saluta così il proprio ex giocatore:
"La Curva Nord si stringe a famigliari, amici ed ai tanti tifosi che oggi soffrono per la straziante notizia della sua scomparsa - si legge nel post pubblicato sulla pagina Facebook 'L'Urlo della Nord' -. Il ricordo dell'uomo vero col quale abbiamo avuto l'onore di condividere un tratto del nostro percorso terreno ci accompagnerà per sempre. Ciao Sinisa".
Si unisce al dolore di tutti anche la Serie B, che pubblica un tweet: "La Lega B, con tutte le sue associate e il Presidente Mauro Balata, si stringe attorno alla moglie Arianna e ai figli per la prematura scomparsa di Sinisa Mihajlovic. Ciao Campione".
Anche il Monza, con Adriano Galliani in testa, esprime il proprio dolore per la perdita di una grande figura del calcio mondiale: "
Adriano Galliani e tutto AC Monza partecipano commossi al dolore della famiglia per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, allenatore e uomo straordinario che ha saputo lasciare il segno nel cuore di tutte le persone che lo hanno conosciuto.
Sinisa, ci mancherai”.
A ruota ha seguito anche il presidente Silvio Berlusconi, con un post pubblicato su Twitter: "Sinisa Mihajlović è stato un grande calciatore ed un allenatore di grande capacità, serietà e talento. Impegnandosi col mio Milan, prima ancora che un professionista esemplare, si è fatto apprezzare e ammirare come uomo. È stato poi assalito da una malattia spietata ma lui ha sempre lavorato, ha sempre sorriso, ha sempre manifestato una grande voglia di vivere. Davvero un uomo, un professionista raro! Ci mancherà, mancherà a tutti. A sua moglie, ai suoi figli ed a tutti i suoi cari rivolgo le mie più sentite condoglianze ed un abbraccio affettuoso".
In Italia anche il Milan ha voluto esprimere la propria tristezza per questa brutta notizia che ha sconvolto tutto il calcio:
"Il paradiso ha guadagnato un'altra leggenda. Ci mancherai molto, Sinisa".
Non solo, perchè anche l'Hellas Verona ha ricordato l'avversario scomparso oggi: "È stato un onore, Sinisa" il comunicato degli Scaglieri, così come quello della Salernitana: "L’U.S. Salernitana 1919, il Presidente Danilo Iervolino, i dirigenti, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff si stringono attorno al dolore del mondo del calcio per la scomparsa di Siniša Mihajlović e rivolgono alla sua famiglia il più sentito cordoglio".
Arriva anche il ricordo del Napoli, che ci ha tenuto a rendere omaggio a Sinisa Mihajlovic nel giorno della sua scomparsa. Ecco il messaggio social del club: "Ciao Mister", il saluto accompagnato da un cuore azzurro.
"L'#ASRoma piange la scomparsa di Sinisa Mihajlovic e si unisce al dolore dei familiari. Ciao Sinisa". Questo il messaggio dei giallorossi, altra ex squadra di Sinisa.
Pure la Federcalcio serba ha pubblicato uno struggente comunicato su Mihajlovic:
"Triste notizia per il calcio serbo, la regione, l'Europa e il mondo del calcio: Siniša Mihajlović è morto. Il calcio ha perso troppo presto sua maestà, campione d'Europa e del mondo, uno dei migliori calciatori di punizione della storia del calcio, giocatore, allenatore e selezionatore, un uomo che ha lasciato un segno profondo nella storia del calcio serbo e italiano con la sua carriera. Sinisa ha vinto tante battaglie nella sua vita, ha vinto grandi trofei e sembrava che stesse vincendo anche quello più importante contro una grave malattia. Ma è morta anche la speranza. È morta quando pensavamo che con la sua forza, il suo carisma e il suo ottimismo sarebbe riuscita a sconfiggere per la seconda volta la malattia maligna. No, il mondo del calcio adesso è in lacrime, ma Sinisa non vorrebbe che quelle lacrime si vedessero. I campioni non muoiono".
Rimanendo in Serbia, la Stella Rossa di Belgrado ha voluto ricordare Sinisa Mihajlovic su Twitter postando la corsa di esultanza del calciatore ai tempi in cui indossava la maglia biancorossa dei serbi con cui vinse la Coppa dei Campioni nel 1990/91.
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