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Non fanno ovviamente eccezione i super campioni della nazionale fresca di vittoria della Coppa del Mondo, a cominciare dai rappresentanti della Serie A: Dybala è "La Joya", il gioiello per il suo talento unico e sfavillante. C'è poi ovviamente il "Toro" Lautaro Martinez (lo stesso del CT Scaloni), così chiamato sin dalle giovanili per il suo modo di giocare unito al suo fisico caratteristico. Ed ecco il "Mago" Paredes e il "Papu" Gomez, diminutivo di "Papuchi" che significa "bambino".
Altro "piccoletto" è il più forte di tutti, la "Pulce" Leo Messi. Il fisico estremamente longilineo di Angel Di Maria lo ha invece identificato nel cuore degli appassionati come "El Fideo", altresì lo spaghetto. I capelli rossi di Mac Allister lo hanno portato invece a essere rinominato "Colo", il "Roscio", nomignolo peraltro non particolarmente apprezzato dal giocatore. C'è poi "L'Arana" Alvarez che esultava come Spiderman al River, il "Cuti" Romero famoso per la sua aggressività ma rinominato invece "Panno Bianco" perché sua sorella, per la prima volta, lo vide così. E ancora il "Galgo" (levriero) Molina, "El Bomber" Montiel e "El General" Otamendi. Ognuno con la sua storia, ognuno con la sua straordinaria unicità.
Getty ImagesL\'Argentina alza al cielo la Coppa del Mondo