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Gian Piero Gasperini ha rilasciato una lunghissima intervista in cui si è raccontato a 360 gradi senza omettere niente. Il tecnico dell’Atalanta si è definito “Uno che copia. Osservo, prendo appunti e sono attento a tutto e tutti”. Un carattere tutt’altro che facile il suo e spesso ne ha dato dimostrazione: “Sono stronzo con gli stronzi e buono con i buoni: non sopporto le ingiustizie e sono poco diplomatico. Anche gli arbitri hanno imparato a conoscermi e si rapportano in modo diverso”.
Parlando del gioco poi, ha affermato: “In Serie A e nelle coppe si giocano due differenti sport. Le decisioni del Var vanno disciplinate una volta per tutte. Un’altra cosa che mi fa andare fuori di testa è la simulazione: è gravissimo se un giocatore cade per un respiro. Detto questo, il calcio senza contatto diventa brutto. Ti rendi conto che oggi il giocatore che tocca più palloni con i piedi è il portiere? Il gioco speculativo lo trovo orribile. Il calcio non è all’indietro, ma portato in avanti”.
Infine, una battuta sull’offerta ricevuta dal Napoli: “Sì che ci ho pensato, anzi in alcuni momenti della stagione credevo che fosse arrivato il momento di lasciare Bergamo. Ma alla fine abbiamo vinto l’Europa League e ha prevalso l’Atalanta. E a Napoli ora c’è Conte, quindi i tifosi non devono essere dispiaciuti”.
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