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Marcin Bulka, il “muro polacco”. Così lo hanno soprannominato a Nizza, dove da inizio stagione difende stabilmente i pali della squadra di Farioli, volando da un palo all’altro e facendo volare i rossoneri, sempre più protagonisti in Ligue1, in piena zona Europa. E pensare che in passato, Bulka, era stato rifiutato da alcune delle big d’Europa, che probabilmente non lo ritenevano ancora totalmente pronto per determinati palcoscenici. Errore, un grosso errore.
A dirgli di no sia Chelsea che PSG
Undici “clean sheet” da inizio campionato, più un rigore parato a Balogun nella sfida contro il Monaco, per un totale di soli 9 gol incassati in 17 partite: numeri eccellenti, da grande portiere. Bulka, classe ’99 originario di Plock, in Costa Azzurra era approdato nel 2021, col Nizza che lo aveva prelevato dal PSG per una cifra attorno ai 2 milioni di euro (oggi un valore di mercato ampiamente moltiplicato viste le prestazioni). Poi, due stagioni sempre o quasi in panchina, prima dell’arrivo di Farioli e del suo staff, che gli ha riservato tutta la fiducia del mondo, e lui, ha ricambiato sul campo, superando l’esame a pieni voti.
La storia di Bulka va di pari passo con quella dei grandi club che lo hanno lasciato andare, e di tutti gli altri che non ne hanno approfittato. Il Chelsea, che lo ha visto crescere nella sua academy, non lo ha mai fatto debuttare, mentre il Paris, che l’ho ingaggiò come sostituto dopo la partenza di Buffon, lo ha tenuto in panchina, facendogli collezionare appena due gettoni tra i pali. Da lì, gli sfortunati prestiti al Cartagena e al Chateauroux, dove mai è riuscito a lasciare il segno, anche per le poche possibilità avute a disposizione.
Ora, per Marcin, è cambiato il mondo intero. Ventiquattro anni e ancora una carriera davanti, anche per insidiare i più grandi in patria:
A dirgli di no sia Chelsea che PSG
Undici “clean sheet” da inizio campionato, più un rigore parato a Balogun nella sfida contro il Monaco, per un totale di soli 9 gol incassati in 17 partite: numeri eccellenti, da grande portiere. Bulka, classe ’99 originario di Plock, in Costa Azzurra era approdato nel 2021, col Nizza che lo aveva prelevato dal PSG per una cifra attorno ai 2 milioni di euro (oggi un valore di mercato ampiamente moltiplicato viste le prestazioni). Poi, due stagioni sempre o quasi in panchina, prima dell’arrivo di Farioli e del suo staff, che gli ha riservato tutta la fiducia del mondo, e lui, ha ricambiato sul campo, superando l’esame a pieni voti.
La storia di Bulka va di pari passo con quella dei grandi club che lo hanno lasciato andare, e di tutti gli altri che non ne hanno approfittato. Il Chelsea, che lo ha visto crescere nella sua academy, non lo ha mai fatto debuttare, mentre il Paris, che l’ho ingaggiò come sostituto dopo la partenza di Buffon, lo ha tenuto in panchina, facendogli collezionare appena due gettoni tra i pali. Da lì, gli sfortunati prestiti al Cartagena e al Chateauroux, dove mai è riuscito a lasciare il segno, anche per le poche possibilità avute a disposizione.
Ora, per Marcin, è cambiato il mondo intero. Ventiquattro anni e ancora una carriera davanti, anche per insidiare i più grandi in patria: Szczesny, Fabianski o Skorupski, ma di questo passo, non ci vorrà molto per superarli.
Getty ImagesIl tecnico del Nizza Francesco Farioli