Haaland, da sempre padrone del proprio destino: quando vuole, cambia

Erling Haaland, a soli 23 anni, ha già battuto diversi record e si appresta a segnare una nuova epoca del calcio mondiale. L'attaccante norvegese va in gol con una continuità impressionante ed è il migliore nel suo ruolo. Una crescita spaventosa la sua, che lo ha portato nel gotha di questo sport. 

Haaland artefice del proprio destino

Fin dalle origini, però, il classe 2000 si è guadagnato la possibilità di scegliere il proprio destino, un privilegio che appartiene solo ai grandissimi. A sempre deciso lui dove andare, quanto tempo rimanere e quando è giunta l'ora di andare via. Lo ha fatto al Salisburgo, club che lo ha lanciato nel grande calcio, così come a Dortmund, dove con la maglia giallonera ha confermato i buonissimi propositi. Ora che indossa la casacca del City, il club campione d'Europa, la storia non cambia: è sempre lui ha dettare la linea, motivo per il quale i tifosi e il club tremano. 

Haaland e il possibile addio al City

Dopo due anni in Premier League, infatti, potrebbe andare alla ricerca di nuovi stimoli e provare un nuovo campionato, magari la Liga, dove ad accoglierlo ci sarebbe il Real Madrid che lo avevo messo nel mirino prima ancora che approdasse alla corte di Pep Guardiola. «Erling è padrone del suo destino al cento per cento. Ora e sempre lo sarà», ha ripetuto in diverse occasioni Rafaela Pimenta, la sua agente. Tale libertà implica sempre il raggiungimento di un accordo con il proprio club o il rispetto di una clausola di uscita concordata al momento della firma. Il giocatore ha un contratto con il City fino a giugno 2027 ma l'addio potrebbe avvenire anticipatamente. Lo sa il calciatore, ma anche il club, pronto a offrire cifre folli pur di trattenerlo. I soldi, però, non sarebbero la soluzione dato che la scelta finale spetta a Haaland. Del resto è sempre stato lui l'artefice del proprio destino e sempre lo sarà. 

Getty ImagesErling Haaland,Manchester City