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Messi diventa un caso di stato: "Ha voluto umiliare Pechino”

9 FEBBRAIO
CALCIO/CALCIO INTERNAZIONALE

Non si placa la bufera sul campione argentino e il mancato impiego nell’amichevole dell’Inter Miami a Hong Kong

SPORT TODAY

Continuano le polemiche su Leo Messi a Hong Kong dopo che il campione argentino non è sceso in campo durante una partita amichevole dell’Inter Miami. I tifosi erano arrivati a pagare più di 500 dollari per vedere l’ex Barcellona e si sono scatenati contro il club di David Beckham quando hanno capito che Messi non avrebbe giocato. La polemica, poi, è diventata ancora più accesa quando, dopo tre giorni, l’argentino è invece sceso in campo 30 minuti nell’amichevole organizzata in Giappone. Alcuni media nazionalisti di Hong Kong hanno addirittura ipotizzato una cospirazione: «Una teoria è che le azioni di Messi siano motivate politicamente. Hong Kong voleva stimolare l'economia attraverso questo evento e forze esterne hanno voluto deliberatamente ‘umiliare’ Hong Kong con questo incidente» hanno osservato alcuni media. Il governo di Hong Kong ha chiesto spiegazioni agli organizzatori della partita e la principale consigliera del governo, Regina Ip, ha scritto su X: «Messi non dovrebbe tornare mai più. La gente di Hong Kong odia Messi, l'Inter Miami e la mano oscura dietro di loro, per l'affronto deliberato e calcolato inflitto a Hong Kong. Le sue bugie e la sua ipocrisia sono disgustose».

Lionel Messi, Inter Miami

Getty ImagesLionel Messi, Inter Miami

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