(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start':
new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0],
j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src=
'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f);
})(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC');
grecaptcha.ready(function() {
grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) {
var score = token.score;
var dataLayer = window.dataLayer || [];
dataLayer.push({
'reCaptchaScore': score
});
});
});
Perché l'Inghilterra è tornata in campo senza nomi sulle maglie
Bella, importante e unica, l'iniziativa proposta dalla federazione inglese, durante il secondo tempo della sfida contro il Belgio
SPORT TODAY
Durante il secondo tempo della sfida giocata ieri sera a Wembley tra Inghilterra e Belgio (terminata 2-2), la Nazionale inglese è scesa in campo senza i nomi dei giocatori sul retro delle maglie. Bellingham e compagni, infatti, hanno indossato completi che mostravano soltanto i numeri, come da regolamento.
La motivazione
C'è una motivazione importante alla base di questa iniziativa: l'Alzheimer's Society International. Quello di ieri sera, come annunciato dalla federazione inglese, è stato un modo per spiegare come le persone affette da demenza perdano ricordi preziosi, persino i nomi dei loro idoli, i giocatori dell'Inghilterra. Un gesto simbolico e unico.
Al termine del match, le magliette sono state messe all'asta per raccogliere fondi e sostenere la ricerca contro l'Alzheimer.
Eddie Keogh - The FA/The FA via Getty ImagesHarry Kane
