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Schmeichel e il più grande rimpianto dei tempi al Manchester United

3 DICEMBRE
CALCIO/CALCIO INTERNAZIONALE

Anche nelle carriere più gloriose possono esserci dei rimorsi, l'ex Red Devils ne è la prova vivente

SPORT TODAY

Peter Schmeichel è probabilmente il portiere più forte ad aver mai indossato la maglia del Manchester United e uno dei migliori nella storia della Premier. Con i Red Devils il danese è riuscito ad alzare al cielo tutto ciò che un calciatore sogna di poter vincere con la squadra di club. Tra campionati e le coppe di lega a livello nazionale e la Supercoppa Uefa e la Champions League sul piano europeo, non c'è niente che manchi nel proprio palmarès. Eppure anche in una carriera del genere è possibile avere dei rimorsi.

Una scelta sbagliata  

Ad ammetterlo è stato lo stesso estremo difensore che, in età più matura ha guardato nel passato rendendosi conto che forse non tutte le scelte fatte sono state corrette. Tra queste quella di lasciare il Manchester United si piazza al primo posto. Dopo la finale di Coppa dei Campioni vinta nel 1999, infatti, Schmeichel si trasferì allo Sporting Lisbona perdendosi gli anni forse più gloriosi del club inglese. Una mossa che oggi, col senno di poi, rimpiange e di cui parla in questo modo ai microfoni di talkSPORT:

«Avrei potuto giocare lì ancora per molto tempo se avessi avuto meno orgoglio e ne avessi parlato con l'allenatore, ma non l'ho fatto. Quando arrivi intorno ai 50 anni guardi indietro e capisci meglio le cose. Quella decisione è stata presa dalla testa di un ragazzo, lo ammetto, probabilmente avrei dovuto rifletterci».

Peter Schmeichel, Manchester United, Champions League

Getty ImagesSchmeichel, portiere del Manchester United, alza al cielo la Champions League del 1999

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