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Il Benfica perde in campo e sugli spalti. I portoghesi, dopo i quarti di finale della scorsa stagione, escono addirittura ai gironi con due turni d'anticipo. I lusitani avevano bisogno di un vero e proprio miracolo per tornare in gioco, ma il quarto ko consecutivo sancisce un'eliminazione senza appello. Sul campo della Real Sociedad finisce 3-1 per i padroni di casa, ma a fare notizia sono i tifosi arrivati dal vicino Portogallo che hanno messo a ferro e fuoco prima la città basca e poi il San Sebastian.
Già nel pomeriggio si erano verificati degli scontri con i tifosi del Benfica che avevano attaccato i sostenitori della Real Sociedad: lanci di fumogeni, sedie, tavoli e uso di bastoni. Tardivo l'intervento delle forze dell'ordine, anche se il Dipartimento di Sicurezza basco fa sapere che almeno tre persone sono state arrestate. Non contenti, i sostenitori ospiti hanno causato altri disagi anche all'interno dell'impianto: stipati nel punto più alto del San Sebastian, hanno lanciato razzi dall'indirizzo dei sostenitori della Real Sociedad assiepati nell'anello inferiore. A facilitare il tutto l'assenza di recinzioni, che ha permesso loro di lanciare qualsiasi cosa.
Attraverso i propri canali ufficiali la Real Sociedad attacca: «Vergognatevi, tifosi del Benfica». Il club portoghese, invece, si rammarica degli incidenti e si scusa ufficialmente, come si evince dal comunicato apparso in serata: «Sport Lisboa e Benfica si rammarica del lancio dei razzi durante la partita con la Real Sociedad. Nonostante tutti gli appelli rinnovati in questi giorni affinché la partita venisse giocata da tutti senza alcun incidente, ciò non è avvenuto e quindi dobbiamo chiedere scusa per l'episodio. Fortunatamente non si sono registrati feriti. Sport Lisboa e Benfica è pienamente impegnata a collaborare con le autorità competenti affinché questi comportamenti non si ripetano».
Getty ImagesI tifosi del Benfica al San Sebastian