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Dopo aver messo la testa avanti all'andata a San Siro (1-0 firmato Arnautovic), l'Inter vola a Madrid con un solo obiettivo: conquistare il pass per i quarti di finale di Champions League. I nerazzurri di Simone Inzaghi stanno dominando il campionato (16 i punti di vantaggio dal Milan e 17 dalla Juve a dieci gare dalla fine) facendo registrare numeri da record: nei top cinque campionati europei (Serie A, Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue 1), considerando che in Germania e in Francia siamo ancora alla 25ª giornata, quella di Simone Inzaghi è la formazione che ha conquistato più punti (75), più vittorie (24), quella che conta meno gol subiti (13, con 18 clean sheet in campionato e 22 totali) e vanta il secondo miglior attacco (70 come l'Arsenal, primo il Bayern Monaco con 73 gol fatti).
Come se non bastasse, poi, l'Inter si presenta al Civitas Metropolitano con uno score di 13 vittorie in altrettante gare disputate nel nuovo anno. Con già in bacheca la Supercoppa italiana conquistata a Riad (3-0 sulla Lazio in semifinale e 1-0 firmato Lautaro Martinez nell'ultimo atto contro il Napoli) e soli due ko in 38 partite disputate fin qui in stagione (entrambe in casa e in rimonta, contro il Sassuolo in campionato e negli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Bologna), Lautaro e compagni fanno davvero paura. I numeri, però, vanno poi trasformati in risultati, ed è per questo motivo che i nerazzurri non possono permettersi di fallire l'obiettivo e andare fuori. Conquistare i quarti è fondamentale, anche perché dopo la sconfitta in finale a Istanbul il 10 giugno contro il City la squadra si è ripromessa di volersi prendere la rivincita nel più breve tempo possibile. Dopo il quadriennio magico della Grande Inter 1963-67 (2 Coppe Campioni, una finale, una semifinale), solo due volte il club di Viale della Liberazione ha conquistato due quarti di finale consecutivi: 2004-06 e 2009-11.
Dall'altro lato, se è vero che l'Atletico Madrid è reduce da un periodo piuttosto complicato e che nell'ultimo turno di Liga ha perso contro il Cadice, che non vinceva da settembre, lo è altrettanto che i Colchoneros mostrano il loro volto migliore nelle sfide europee e che sono in grado di trasformare il proprio stadio in un fortino impenetrabile: delle ultime 32 partite giocate in casa ne hanno vinte 29 e incassato un solo ko. Il Civitas Metropolitano e la garra del Cholo Simeone, che in Champions non ha mai perso una gara a eliminazione diretta tra le mura amiche, potrebbero costituire un vero e proprio fattore, trasformando la partita in una battaglia agonistica e psicologica. Dal 2011, cioè da quando è iniziata l’era del tecnico argentino, i biancorossi hanno giocato per otto volte gli ottavi di Champions (2 finali raggiunte), mentre i nerazzurri, nello stesso arco di tempo, si sono fermati a tre (una finale). Quella dell'andata al Meazza, poi, è stata la prima sconfitta stagionale in Champions League per Griezmann e compagni (sette quelle in campionato).
A proposito dell'ex Barcellona, dovrebbe rientrare dopo l'infortunio all'articolazione della caviglia accusato nella sfida a Milano. I riflettori saranno principalmente puntati su di lui e su Alvaro Morata: l'ex Juve, non al meglio nella gara d'andata, sa bene come fare male all'Inter. Occhio però anche a De Paul e Koke che alimenteranno il pressing intimidatorio, mentre Samuel Lino è pronto ad accendere il motorino e arare la fascia. Dall'altro lato del campo Simone Inzaghi dovrebbe affidarsi alla fisicità dei due olandesi De Vrij e Dumfries, alla sapiente regia di Calhanoglu, agli inserimenti di Barella e Mkhitaryan e alle scorribande di Dimarco. In avanti si riunirà la ThuLa, chiamata a impensierire la retroguardia avversaria, con Thuram che, dopo l'infortunio rimediato alla fine del primo tempo nella partita del Meazza, tornerà a far coppia con Lautaro Martinez dal primo minuto (contro il Genoa hanno giocato insieme solo 10 minuti mentre il francese a Bologna è stato affiancato da Sanchez, con il Toro rimasto in panchina). Nei primi 90 minuti l'Inter ha dimostrato sul campo di essere più forte, ora deve farlo anche nei secondi di fronte a uno stadio pronto a infiammarsi a ogni episodio: al Civitas Metropolitano sarà una vera e propria corrida.
Getty ImagesDiego Pablo Simeone e Simone Inzaghi, allenatori rispettivamente di Atletico Madrid e Inter