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La partita più bella? Difficile, sicuramente tutte quelle che ci hanno regalato dei titoli. Ma se dovessi sceglierne solo una direi quella in Supercoppa contro i bianconeri a Torino. Fu una gara indimenticabile, io debuttai segnando e vincendo il mio primo trofeo in Italia. All’epoca nessuno mi conosceva, mi chiamavano Flavio. Ma da quel momento hanno scoperto il mio nome: fu indimenticabile, dimostrai a tutti che potevo fare qualcosa di importante in Italia".
Conceicao ammette: "Seguo ancora oggi la Serie A e in particolare la Lazio. La squadra è in crescita, ha grandi qualità ed è sulla giusta strada. I biancocelesti stanno migliorando con costanza da inizio stagione, in Europa League ci hanno messo in grande difficoltà, anche se la nostra è una squadra abituata a giocare in Champions. Di certo, sono sicuro che il futuro della Lazio sarà bello. Nel mio ruolo ci sono tanti calciatori bravi, come Felipe Anderson e Pedro. Tra i singoli però dico Immobile. Ciro è il mio preferito, non è solo un grande calciatore ma anche un ragazzo splendido. È una bandiera, sono orgoglioso di conoscerlo. Mi sarebbe piaciuto giocare insieme a lui, sicuramente gli avrei fatto fare ancora più reti (ride, NdR)".
Getty ImagesSérgio Conceição, ex Inter da calciatore, è l’allenatore del Porto che ha vinto più incontri in Champions League (20)