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Il percorso europeo della Fiorentina riparte da dove si era arrestato: lo scenario è sempre Budapest (Ungheria), ma stavolta cambia lo stadio. Lo scorso 14 dicembre pareggiando 1-1 alla Groupama Aréna contro il Ferencvaros la Viola si era aggiudicata il primato nel proprio girone evitando così i playoff, stasera alle 21 sfida il Maccabi Haifa, che ha scelto l'impianto della (ex) mitica Honved come campo neutro causa la tragica guerra interna, nell'andata degli ottavi. L'obiettivo non cambia: la squadra di Vincenzo Italiano vuole conquistare la finale di Conference League per vendicare la sconfitta contro il West Ham arrivata nella finale di Praga dello scorso 7 giugno.
Diverso rispetto a tre mesi fa, però, è il rendimento dei gigliati: se quella che sfidava il Ferencvaros era una squadra in salute, che avrebbe chiuso il 2023 con il record di gol (102) e il quarto posto in classifica, quella che stasera si presenta al cospetto degli israeliani è una squadra in convalescenza. Buoni segnali si sono visti ad esempio nel successo in rimonta al Franchi contro la Lazio (2-1), ma manca continuità di risultati. Insomma, la squadra vive una fase altalenante alternando ottime prestazioni ad altre meno convincenti. Di fronte, poi, ci sarà una formazione retrocessa dall'Europa League.
Per battere il Maccabi Italiano si affida ai due argentini Nico Gonzalez e Lucas Beltran, mentre non ci saranno l'ex Juve Arthur e Martinez Quarta. Il tecnico, che sabato contro il Torino ha proposto lo stesso 11 iniziale della gara contro la Lazio dopo aver cambiato 141 formazioni, si aggrappa ai gol del numero 10 e al magic moment dell'ex River Plate. Nico in Europa è un fattore e sta tornando in forma dopo l'infortunio che l'ha tenuto ai box per due mesi, Beltran è rinato da quando Italiano lo ha arretrato sulla trequarti ed è il miglior marcatore della squadra nel 2024. A quota sei reti e un assist in Serie A, ne ha però messi a referto cinque da dicembre a ora, mentre in Conference League ha timbrato il cartellino solo nella sfida contro il Cucaricki dello scorso 26 ottobre siglando una doppietta. Ha dunque voglia di confermare la sua crescita anche in Europa, a partire dal match di stasera alla Bozsik Aréna di Budapest (Ungheria).
Intanto, nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico dei toscani ha speso parole importanti nei loro riguardi: «Lucas rispetto all’inizio è davvero un calciatore diverso. Anche per il fatto che ha legato di più con i compagni, conosce l’ambiente, ci è voluto il normale periodo di ambientamento. Adesso è un altro calciatore. Ha questa possibilità di giocare con funzioni diverse e dobbiamo sfruttarlo per quello che ci può dare. Lui può stazionare in tante zone. Da quando è arrivato è un altro ragazzo, si vede che ora è dentro la squadra e ai meccanismi. Se riesce a rompere il ghiaccio poi la qualità ce l’ha, ha ancora grandi margini di crescita ed è tanta roba per un allenatore avere un giocatore così duttile. Nico, invece, stava bene e sfruttava anche il rendimento della squadra. Stiamo provando a fare lo stesso adesso con più minuti e più partite possibili per riaverlo con lo stesso dinamismo dell’inizio. Sinceramente a parte il gol mancato col Torino è dentro a tutto quello che gli si chiede. Forse ha bisogno di un po’ di brillantezza che ha perso stando fuori per un po’. Spinge forte, è applicato, quindi secondo me manca poco per rivedere il Nico di inizio stagione ma dovrà essere accompagnato da tutti i compagni e dal rendimento della squadra perché così possiamo dare mano a un giocatore così che ha grande qualità e che ha grande spirito. Siamo noi i primi a volerlo al top della forma quanto prima».
Getty ImagesLucas Beltran, Fiorentina