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È un match da dentro o fuori quello che alle ore 20.45 di martedì 29 Marzo andrà in scena allo stadio Slaski di Chorzów tra Polonia e Svezia, rivali in una delle tre finali che mettono in palio un posto ai Mondiali in Qatar del prossimo autunno.
La Polonia arriva a giocarsi il pass mondiale nella finale contro la Svezia dopo l’esclusione dalla semifinale della Russia decisa dalla FIFA. Prima però di questo avanzamento a tavolino, la nazionale biancorossa del c.t. Michniewicz (subentrato a inizio anno a Paulo Sousa) si era qualificata ai playoff chiudendo al 2° posto dietro l’Inghilterra il Gruppo I, un raggruppamento archiviato da Lewandowski e compagni con la sconfitta patita contro l’Ungheria il 15 novembre.
La Svezia invece, qualificatasi ai playoff da 2ª del Gruppo B dietro alla Spagna (vittoriosa 1-0 nel match decisivo per la vetta del girone il 14 novembre), è approdata all’ultimo atto battendo in semifinale la Repubblica Ceca grazie ad una rete dell’ex Palermo Robin Quaison.
I precedenti tra le squadre sono nettamente a favore degli scandinavi con quest’ultimi che hanno vinto 15 dei 27 confronti tra le due squadre. La sfida più recente risale agli ultimi Europei quando, inserite entrambe nel Gruppo E, le due squadre hanno dato vita a uno spettacolare 3-2 a San Pietroburgo (decisivo un gol di Claesson al 90’).
Questo successo ha portato i gialloblù a migliorare ulteriormente il rendimento recente con la nazionale polacca visto la quale, nelle ultime otto sfide, ha dovuto incamerare sette sconfitte e un pareggio. L’ultima vittoria della Polonia infatti risale ad un amichevole del 1991: 31 anni dopo Lewandowski e soci potrebbero finalmente infrangere questo tabù e trovare un successo che, considerata la posta in palio, sarebbe particolarmente festeggiato.
Sfogliando le rose dei convocati delle due rappresentative, salta all’occhio come sono diversi i giocatori che attualmente o in passato hanno calcato i campi italiani. Fra questi, spiccano Ibrahimovic e Szczęsny, due che a modo loro potrebbero decidere il confronto di martedì.
Lo svedese tuttavia è difficile che parta dall’inizio (davanti i titolari dovrebbero essere l’ex juventino Kulusevski e Isak), mentre il polacco sarà certamente il baluardo in porta di una nazionale che in attacco, pur senza Piatek (lesionatosi il tallone d’Achille), potrà contare sulla vena di Lewandowski e dell’ex Napoli Milik.
GettyZielinski e Ekdal