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Sono Svezia (prima) e Spagna (seconda) a strappare il pass per gli ottavi di finale nel Gruppo E, un girone dove fino all’ultimo anche la Polonia è stata in lizza per accedere al turno successivo
A Siviglia, la Roja spinge subito forte con Gerard Moreno che in più d’un occasione mette palloni interessanti dentro l’area senza però trovare alcuna deviazione vincente. Sulla scia dell’iniziale pressing offensivo, al 10’ la Spagna può usufruire di un calcio di rigore provocato dal fallo di Hromada su Koke ma Morata si fa ipnotizzare da Dubravka e la gara così resta inchiodata sullo 0-0.
Dopo l’errore dal dischetto (il quinto consecutivo per gli iberici), Pedri e Sarabia suonano la carica ma non riescono a inquadrare la porta. Al 24’ tocca a Morata provare a riscattarsi ma il suo bel destro dal limite trova pronto il portiere slovacco.
L’assedio spagnolo alla fine però porta i frutti sperati e al 30’, dopo la traversa di Sarabia, la formazione di Luis Enrique si porta avanti 1-0 grazie al goffissimo autogol di Dubravka. L’estremo difensore del Newcastle è poi protagonista anche nel terzo dei quattro minuti di recupero quando si fa trovare fuori posizione sul colpo di testa di Laporte che, di precisione, infila il 2-0 su cui le squadre vanno negli spogliatoi.
Al rientro in campo, la Spagna continua a mantenere il controllo delle operazioni e con Sarabia al 56’ sigla il 3-0 che di fatto chiude i conti. La Roja in ogni caso non si accontenta e al 67’ Ferran Torres di tacco indirizza in porta il 4-0 su assist di un incontenibile Sarabia. Al 71’ è il turno del neoentrato Pau Torres rendere ancora più pesante la sconfitta della Slovacchia trovando l’autorete di Kucka sul tiro che vale 5-0.
Svezia-Polonia 1-0
Ci mette appena due minuti la Svezia a sbloccare il risultato con Forsberg che, vincendo due rimpalli, entra in area e da posizione ravvicinata non lascia scampo a Szczesny. La Polonia reagisce solo al 17’ quando nell’arco di pochissimi secondi colpisce per ben due volte la traversa con Lewandowski, incapace da pochi passi di trovare di testa il fondo della rete.
La squadra di Paulo Sousa, pur animata da buone volontà, fatica nei minuti successivi ad imbastire azioni pericolose e così la gara scivola senza sussulti fino al 45’ quando Zielinski impegna col sinistro da fuori Olsen nell’ultima occasione del primo tempo.
Alla ripresa delle operazioni è ancora il centrocampista del Napoli è mettere i brividi ai tifosi svedesi esaltando, con una bella conclusione di sinistro, le doti del portiere gialloblù. Poco dopo Szczesny e la difesa polacca sventano egregiamente i tentativi di Quaison e Forsberg che avrebbero mandato in anticipo i titoli di coda sul match.
Respinta la doppia occasione della Svezia, i biancorossi si rigettano immediatamente in avanti cercando il pari con Krychowiak (bravo Olsen) ma al 59’ lasciano il fianco scoperto alla ripartenza degli avversari che ancora con Forsberg raddoppiano implacabili. La Polonia però non si dà per vinta e dopo appena un minuto accorciano le distanze col bel destro a giro di Lewandowski.
Al 65’ Swierczok devia in rete l’insperato gol del 2-2 ma il Var blocca in gola l’esultanza al numero 24 riscontrando un fuorigioco. È tutto regolare invece all’84’ sul sinistro di Lewandowski che da pochi passi impatta la gara e regala una speranza ai suoi i quali, senza paura, si spingono in attacco con tutte le proprie forze.
Ancora una volta però la Polonia si fa trovare scoperta in contropiede e al 94’ Claesson scaccia la paura dal cuore dei tifosi svedesi realizzando il 3-2 conclusivo che vale il primo posto nel Gruppo E.
Getty ImagesFerran Torres