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L'uomo copertina della sfida in programma alle 21 allo stadio Olimpico tra Roma e Bayer Leverkusen, valida per la semifinale d'andata di Europa League, è senza dubbio Patrik Schick. Grande ex della gara, l'attaccante ceco è esploso nella stagione 2016-17 quando con la Sampdoria, al primo anno in Serie A, mise a referto 13 gol in 35 presenze complessive. Numeri importanti che attirarono l'attenzione dei top club italiani. A vincere la concorrenza fu la Juve. Il suo passaggio ai bianconeri per 30 milioni di euro sembrava ormai fatto, ma dagli esami medici svolti emerse un leggero problema cardiaco che fece saltare la trattativa. Sul classe '96, dunque, piombò la Roma: Sabatini, allora direttore sportivo giallorosso, che lo seguiva da tempo, mise sul piatto addirittura 42 milioni di euro per portarlo a Trigoria facendolo diventare tra i giocatori giallorossi più pagati di sempre.
La cifra sborsata, però, non trovò pieno riscontro in campo dove, tra problemi fisici e caratteriali, Schick non riuscì a ripagare l'investimento profuso dalla società. Nei suoi due anni nella Capitale mise a referto appena otto reti in 58 presenze complessive. Il posto al centro dell'attacco era occupato da Dzeko, pertanto al ceco non restava che svariare lungo tutto il reparto offensivo trovandosi spesso fuori dalla posizione a lui più gradita. «Alla Roma ho vissuto il periodo più difficile della mia carriera - racconterà anni dopo -. Ovunque sono andato ho sempre segnato. Col senno di poi farei molte cose diversamente: all'epoca forzai il rientro per farmi trovare pronto, per me erano stati spesi molti soldi e volevo tornare il prima possibile. Ho giocato troppo in anticipo e ciò mi ha causato problemi».
Mandato in prestito al Lipsia nella stagione 2019-20, mise insieme 10 gol in 28 gettoni ma non venne riscattato. A scommettere su di lui fu il Bayer Leverkusen che al termine della stagione lo acquistò a titolo definitivo versando 26,5 milioni di euro nelle casse della Roma. Dopo una buona prima stagione da 13 gol in 36 partite, Schick fece benissimo l'anno seguente timbrando il cartellino ben 24 volte. Oggi, a 28 anni e nel pieno della propria maturità umana e agonistica, Patrik torna a Roma, stavolta da avversario, dopo aver conquistato il titolo di campione di Germania con le Aspirine. La formazione di Xabi Alonso ha interrotto il dominio del Bayern Monaco durato undici anni e ha conquistato il primo Meisterschale della propria storia. L'attaccante ceco, che dovrebbe partire dalla panchina, alla vigilia della sfida contro i giallorossi ha ricordato: «Ero troppo giovane al momento del mio arrivo alla Roma. A 21 anni non ero pronto al grande passo dalla Sampdoria alla Roma. Poi dal prestito al Lipsia in poi è andata meglio, sono cresciuto. È una cosa bellissima essere qui di nuovo a Roma, lo scorso anno ero infortunato. Sarà bellissimo rivedere gli ex compagni e De Rossi, che come sapete è stato un giocatore eccezionale, leader vero della squadra. Penso che come allenatore ha tutte le carte in regola per diventare un mister eccezionale in futuro e già sta dimostrando il suo valore, ha migliorato la squadra».
Getty ImagesPatrik Schick dopo un gol con il Bayer Leverkusen