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Dopo l'eliminazione dalla Champions League bisogna andare avanti e cercare di cancellare la delusione ripartendo al massimo in campionato. Sulla gara di domenica il tecnico spiega: "Mi aspetto una gara tosta, difficile. Quando giochi contro il Cagliari devi aspettarti sempre questo tipo di partite. Noi dobbiamo essere bravi a giocare nella giusta maniera fin dalle prime battute".
Vidal, come ha confermato l'allenatore è ancora out e non riuscirà a esserci mentre sulla reazione sottolinea, come di certo, l'umore non sia alle stelle ma bisognerà subito concentrarsi e superare una brutta delusione.
Quando gli si chiede cosa voglia dire, soprattutto ai tifosi in un momento così, afferma che vede troppo scetticismo da parte di tutti, quando invece ci vorrebbe solo unione e compattezza: "Vedo troppa negatività. Non prestiamo il fianco a chi vuole distruggere perché vede che ci possono essere dei frutti in futuro. Bisogna restare compatti e uniti, sapendo che in questo percorso iniziato lo scorso anno siamo arrivato al secondo posto e a una finale di Europa League, più una semifinale di Coppa Italia. Siamo tornati ad avere una credibilità, con la valorizzazione importante di alcuni giovani. Bisogna avere fiducia, capisco l'impazienza dopo dieci anni ma bisogna capire che quando riparti dalle fondamenta il problema per cui ci vuole più tempo sono proprio le fondamenta. Fatte quelle puoi costruire un grattacielo, come si meritano i tifosi dell'Inter.. Non prestiamo il fianco a chi sta godendo perché non è giusto, facciamoci trovare compatti. Stiamo lavorando in maniera importante e penso si veda. Chi vuole il male dell'Inter cerca la distruzione. Noi cerchiamo di costruire perché vogliamo il bene dell'Inter".
Sullo scudetto non si sbilancia e ribadisce di aver parlato in maniera chiera e onesta con la società, avendo accettato di rimanere per affrontare un percorso di crescita e valorizzazione nonstante il momento difficile e i problemi anche economici legati al Covid.
Non poteva mancare nemmeno un cenno al giocatore più discusso della stagione, Eriksen.
"Voi vedete Eriksen nella partita giocata, ma il compito di un allenatore è portare tutti a miglioramento. Io sto facendo questo con Christian e lui sa che lavoro con onestà intellettuale cercando di migliorare tutti, sia che si abbia 18 anni che se si tratta di un giocatore calcisticamente più vecchio come Handanovic. Sto lavorando con lui per migliorare alcuni suoi aspetti, a volte ci posso riuscire in maniera più evidente e altre meno, ma il mio compito è essere a disposizione assieme allo staff di tutti i calciatori. Magari con lui ci vorrà più tempo, poi sboccerà e mostrerà il suo talento."
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