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Quest'anno i numeri parlano chiaro, anzi, chiarissimo. L'Inter ha sempre potuto contare sul numero nove tranne che in alcune occasioni e proprio in quelle partite si è notato come la squadra diventi molto più "normale" senza il suo principe del gol.
Quando gioca si vede, quando non c’è pure. Perché c’è un’Inter con Lukaku e un’altra senza. Quando il belga non c’è - o non gioca dal primo minuto - i nerazzurri fanno fatica. E i numeri non mentono. Quest'anno il belga ha fin qui saltato due partite per infortunio e guarda caso l'Inter ha faticato pareggiando in campionato contro il Parma (2-2), e perso l'altra contro il Real in Champions (sconfitta 3-2).
Contro Sassuolo, Atalanta e Samp invece, le gare in cui l’ex United è subentrato dalla panchina, è arrivata soltanto una vittoria contro i neroverdi, poi un pareggio (Dea) e una sconfitta, 2-1 contro i blucerchiati ieri.
Dati che fanno riflettere e che rappresentano un grosso problema per una squadra che punta a vincere lo scudetto. I neroazzurri non possono dipendere in questo modo da un giocatore, ma al momento le alternative non ci sono. Alexis Sanchez è tutto tranne che un bomber di razza: contro la Samp ha sbagliato l'ennesimo rigore in carriera: 8 su 12 calciati e quest'anno, giocando da riserva, ha segnato solo 2 gol. Peggio di lui Pinamonti che ha raccolto solo tre presenze giocando appena 45’.
Getty ImagesRomelu Lukaku ha segnato in tutte le ultime tre partite casalinghe disputate in Serie A: tante gare a segno quante nelle precedenti 11 presenze interne nella competizione.