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Manuel Locatelli torna in Nazionale con l'inizio dell'era Spalletti. E lo fa con il giusto entusiasmo: “Tornare qui è sempre un onore, una gioia. Tutti noi abbiamo questa responsabilità: c'è un mister nuovo e tutti noi abbiamo voglia di conoscerlo e anche lui deve conoscerci. C'è energia ed entusiasmo, siamo tutti molto carichi". L'Italia è un privilegio: “E' stupendo essere sui muri di Coverciano, l'Europeo è un sogno che abbiamo realizzato ma ormai è il passato. Sono felice di essere di nuovo qui dopo un anno, sono molto felice".
Spalletti, più che tatticamente, ha iniziato ad agire sulla mente dei suoi: “Ci ha parlato di attaccamento alla maglia, il suo discorso ci ha emozionato”. Emozioni che erano mancate nell'ultimo periodo con Mancini: “Va ringraziato per l'Europeo, poi le cose sono andate così e ora basta... C'è il futuro da affrontare".
Locatelli nella Juve gioca come regista, ruolo che probabilmente ricoprirà anche con Spalletti: “C'è stato un cambiamento nel mio modo di giocare, mi sto specializzando qui e sono felice di questo. Sono cambiate tante cose, ma sono molto felice di questo". Torna ancora sulle esclusioni di quest'anno e su Mancini: “Quando c'è una mancata convocazione la prima colpa è mia, il primo esame lo devo fare su me stesso. Poi ho parlato con Mancini, lui aveva delle idee e io altre. Qualcosa si era incrinato, ma va bene così".
In pochi giorni l'ex allenatore del Napoli si è fatto già sentire: “C'è già una idea, una impronta di ciò che vuole fare il mister. Ci sta facendo vedere molte cose, cambieranno alcune cose. Dobbiamo seguire ciò che ci dirà e lo faremo". Le domande insistono sul ritorno in Nazionale: “Ho imparato molte cose, non bisogna mai dare nulla per scontato. Tutto si conquista col lavoro, con la determinazione. In questi anni ho avuto modo di maturare e riparte tutto da lì, dalla voglia e dalla determinazione. Lo scorso anno alla Juventus abbiamo vissuto un anno complicatissimo, ora alla Juve stiamo vivendo una situazione migliore".
La gara di sabato; “Sarà una partita difficile, in campo internazionale sono sempre gare difficili. Loro sono molto bravi sulle seconde palle, dobbiamo stare attenti su tante cose. La cosa più importante è la vittoria ma altrettanto importante è la voglia di giocare". Da play, Locatelli si sente completo? “Quello è uno dei ruoli più determinanti, devi essere bravo a mantenere l'equilibrio della squadra. Abbiamo fatto un solo allenamento con il nuovo ct, ma sicuramente cercheremo di seguirlo. Io questo ruolo posso farlo, un passo che devo fare nel club è arrivare di più alla conclusione. Mi sto divertendo, ma ho giocato lì anche il primo anno alla Juventus in mezzo al campo e ormai ho disputato lì un bel po' di partite. Mi sto divertendo".
Il cambiamento in panchina può ridare entusiasmo a tutti: “Dobbiamo viverla così, i cambiamenti dobbiamo vederli in maniera positiva. E' arrivato un grandissimo allenatore, deve esserci entusiasmo nell'indossare questa maglia che non può essere mai un peso. Questa voglia di vincere non dobbiamo mai perderla, il cambiamento dobbiamo viverlo in maniera positiva". Non è un mistero che Spalletti utilizzerà il 4-3-3: “La sua impostazione è un 4-3-3. poi quando si va a pressare o altro... Quello si vede di partita in partita".
Due parole sui soldi arabi e sulla tentazione che potrebbe arrivare anche per Locatelli: “Sono scelte difficili da giudicare, devi trovarti nella situazione. Ora il calcio è tutto in cambiamento, è arrivata l'Arabia ma giudicare non serve a nulla. Ognuno deve trovarsi nella situazione e poi prendere una decisione". Ultima domanda: com'è cambiato Locatelli dalla Under a oggi: “Innanzitutto sono diventato genitore ed è la cosa più bella della vita, poi ho una moglie fantastica. Sono molto felice di avere questa famiglia".
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