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Nonostante una classifica in campionato tutt’altro che negativa, nell’ultimo periodo sul Milan sono tornati a incombere dei nuvoloni carichi di critiche e perplessità. Oltre allo stucchevole hashtag #PioliOut c’è una crisi offensiva ormai endemica, un malanno i cui sintomi si sono visti soprattutto in Champions League dove il Diavolo è diventato la prima squadra italiana a non segnare neppure una rete dopo le prime tre gare del girone. Una fase di stanca dovuta anche all’appannamento di alcuni giocatori chiave là davanti.
Il Milan è certamente Leao dipendente e la fame smarrita del portoghese non può che aver condizionato in maniera importante la squadra, spesso aggrappata ai suoi strappi e ai suoi lampi di genio. Assodata anche l’indole non proprio cannibale di un giocatore tanto incisivo quanto a volte sprecone come Pulisic, a creare moltissimi problemi è però anche la crisi di gol di Giroud.
Il bomber francese, dopo un inizio sfavillante di campionato e una striscia che compreso il finale della passata stagione lo aveva visto capace di trovare il gol in sei partite consecutive di Serie A, non ha timbrato il cartellino in ciascuna delle ultime cinque. Soltanto una volta il 9 rossonero è rimasto a secco per più gare di fila nel massimo campionato: sei tra l’aprile e il maggio scorso. Un’astinenza dunque non casuale, che deriva anche dal fatto che in questi ultimi due anni non è mai arrivato dal mercato un alter ego all’altezza, in grado di farlo rifiatare nelle fasi più calde della stagione.
L’infortunio di Okafor ne ha stoppato almeno momentaneamente il percorso di crescita, con l’ex Salisburgo che in realtà oltre alle due reti realizzate aveva fatto vedere anche cose piuttosto interessanti. Lo svizzero non è però una prima punta di ruolo, posizione in rosa ricoperta da quel Luka Jovic sul quale dopo l’ennesimo guaio muscolare si sono probabilmente già perse le speranze. E se si pensa che lo scorso anno alle spalle di Giroud c’erano lo spento Origi e un Ibrahimovic praticamente mai a disposizione si arriva a comprendere come anche un attaccante di caratura internazionale come lui possa andare in grande difficoltà. Passaggi a vuoto che, se qualcuno gli permettesse di non restare sempre in debito d’ossigeno, sarebbero certamente evitabili.
Getty ImagesLa delusione di Olivier Giroud nella sfida tra Milan e PSG in Champions League