QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

E' stato il Mondiale di Leo Messi, ora basta con i paragoni

19 DICEMBRE
CALCIO/QATAR 2022

La Pulce, da sempre, è stata accostata a Diego Armando Maradona.

SPORT TODAY

Adesso basta con i paragoni tra Leo Messi e Diego Armando Maradona, un tormentone che è cominciato anni e anni fa e che, si spera, si possa essere concluso domenica in Qatar. Nella maniera migliore, naturalmente, per la Pulce, decisiva nella finale vinta dall’Argentina contro la Francia. Quello che si è appena concluso è il Mondiale di Messi, al quale troppo spesso è stato rinfacciato di non essere stato decisivo in biancoceleste tanto quanto lo è stato nella sua epopea di Barcellona. 

Un giocatore fenomenale, che si è anche tolto lo sfizio di segnare di destro nella partita più importante. I paralleli si sono sprecati anche nel tornare indietro di trentasei anni, quando l’Argentina del Pibe de Oro si è imposta nella rassegna iridata messicana. Qualcuno ha visto nella struttura della squadra di Scaloni una grande similitudine con quella di Bilardo: un fenomeno (Maradona in quel caso, Messi oggi) e tanti comprimari. Ma non è stato esattamente così, né trentasei anni fa (giusto per fare un nome: Jorge Valdano), né nel 2022. Il calcio è un gioco di squadra, nessuno vince le partite da solo e, molto probabilmente, se tra i pali della Seleccion non ci fosse stato Emiliano Martinez ad alzare la coppa più prestigiosa sarebbe stato qualcun altro e non Leo Messi. Quattro i gol su rigore (e un altro paio dal dischetto dopo i tempi regolamentari) per Messi in questo Mondiale: l’asso argentino ha eguagliato il record per un giocatore in una singola edizione (erano stati quattro per l’olandese Rob Rensenbrink nel 1978, proprio in Argentina, e altrettanti quattro per il fuoriclasse portoghese Eusébio nel 1966, nell’edizione andata in scena in Inghilterra e vinta dagli stessi britannici).

Messi, in occasione della sfida con la Francia, ha collezionato la sua presenza numero 26 ai Mondiali: è così diventato il detentore del record di tutti i tempi per il maggior numero di partite giocate nel torneo e superando il tedesco Lothar Matthäus, campione del mondo a Italia ’90 e fermatosi a 25.

Non è stato l’unico record battuto dal numero 10 argentino in Qatar: al 23esimo minuto della finale, proprio quando stava calciando il rigore del vantaggio biancoceleste, è diventato il giocatore con più minuti giocati nella storia dei Mondiali, collocandosi davanti a Paolo Maldini, che si è fermato a 2216 e che però non ha avuto la soddisfazione di vincere la rassegna iridata. I numeri di Messi erano, naturalmente, già impressionanti prima che cominciasse il campionato del mondo del Qatar: basti pensare ai Palloni d’Oro, ben sette, che fanno bella mostra di sé nella bacheca personale dell’argentino. Una carriera, quella di Leo, più che luminosa, caratterizzata da giocate sopraffine, da assist e da gol: un campionario esibito anche nell’ultimo mese e che però non era bastato per evitare il paragone più scomodo. Quello con Diego Armando Maradona, quello che si spera di non dovere più stare ad ascoltare. Per rispetto del Pibe de Oro ma anche per rispetto della Pulce, campione del mondo con i suoi compagni di squadra nel 2022, in Qatar.

Lionel Messi

Getty ImagesLionel Messi

NOTIZIE CORRELATE