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Va innanzitutto detto che se avessero assegnato il Pallone d’oro dopo la disputa del Mondiale non lo avrebbe vinto Karim Benzema, l’asso del Real Madrid e della nazionale francese costretto al forfait a pochi giorni dallo start della kermesse organizzata in Qatar. E non lo avrebbe vinto neanche Kylian Mbappé. Ma quello che ha mostrato a Doha e dintorni l’attaccante della Francia e del Paris Saint Germain è stato di livello eccezionale, probabilmente non inferiore alle gesta di Leo Messi, che ha trascinato l’Argentina al suo terzo titolo, dopo quello del 1978, con il caudillo Daniel Passarella come capitano, e di otto anni più tardi, con Diego Armando Maradona a fare la differenza in Messico. Certo, non sarà facile, per Kylian, raccontare ai nipotini di avere realizzato tre gol (sia pure due dei quali su calcio di rigore) in finale e non averla vinta, a differenza di quanto riuscì nel 1966 in Inghilterra a Geoff Hurst.
Nel 2018, contro la Croazia, nell’ultimo atto della rassegna iridata russa, Mbappé era andato a segno una volta e i Galletti avevano alzato la coppa più importante: Kylian è stato il primo giocatore a segnare quattro gol in finali di Coppa del Mondo. Mbappé (23 anni, 363 giorni) è il giocatore più giovane a raggiungere 10 gol in Coppa del Mondo, lo ha fatto superando il bomber tedesco Gerd Müller (24 anni, 226 giorni). Contro l’Argentina Mbappé ha realizzato due gol nell'arco di 97 secondi, diventando il primo giocatore a segnare una doppietta in una finale di Coppa del Mondo dai tempi di Ronaldo, il Fenomeno, per il Brasile contro la Germania nel 2002, in occasione del torneo iridato che si è giocato in Corea del Sud e Giappone e che la Seleçao ha vinto.
Tutti vorrebbero un giocatore così e Kylian sembrava destinato a lasciare il Paris Saint Germain per andare a vivere una nuova avventura al Real Madrid, probabilmente il club che più attira in Europa e che sarebbe stato pronto a investire una carrettata di euro: invece non è successo nulla, nonostante il fatto che Mbappé abbia un pessimo rapporto con un’altra delle stelle della squadra della Torre Eiffel, il brasiliano Neymar, e non si può dire che tutto fili a meraviglia con Leo Messi, sbarcato in Francia un anno e mezzo fa dopo avere vinto tutto quello che c’era da vincere con il Barcellona. Ora che la Pulce ha vinto anche con l’Argentina (e, non è un dettaglio, battendo in finale proprio i transalpini) non sarà facile ritrovarlo in spogliatoio alla ripresa della Ligue 1. Contento come una pasqua, invece, Al-Khelaifi, che ha una vetrina piena di gioielli, i suoi giocatori. La speranza del nababbo è che, finalmente, arrivi la tanto agognata Champions League: con il Messi e il Mbappé da Pallone d’oro visti in Qatar un obiettivo che sembra alla portata, anche se si gioca in undici, e non in due, e la concorrenza, alla ripresa del torneo continentale, è fatta di grandi squadre. Il futuro, comunque, è di Kylian, ventiquattro anni da compiere martedì.
Getty ImagesKylian Mbappe