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Gruppo C
Argentina, Arabia Saudita, Messico e Polonia
Argentina
Vincitrice dell'ultima Coppa America e due volte campione del mondo, nel 1978 in casa tra mille polemiche e nel 1986 in Messico con il gol del secolo di Maradona all'Inghilterra, l'Argentina è una delle grandi favorite di Qatar 2022.
Agli ordini di Lionel Scaloni, ex difensore che ha giocato anche con Lazio e Atalanta, c'è un gruppo strepitoso che occupa il terzo posto della classifica FIFA e nel quale spiccano il 7 volte Pallone d'oro Lionel Messi e 6 "italiani": gli juventini Leandro Paredes e Ángel Di María, il romanista Paulo Dybala, gli interisti Lautaro Martínez e Joaquín Correa, il fiorentino Nicolás González.
Punti deboli? Se ci sono, l'Albiceleste li nasconde bene.
Arabia Saudita
Tre volte campione d'Asia in passato ma oggi soltanto cinquantunesima nella classifica FIFA, l'Arabia Saudita partecipa per la sesta volta alla fase finale di un Mondiale. Il miglior risultato? A Usa 94 i Green Falcons (allora debuttanti) si arresero alla Svezia negli ottavi di finale.
A disposizione del francese Hervé Renard, tecnico di 54 anni che ha già guidato le nazionali di Zambia (2 volte), Angola, Costa d'Avorio e Marocco, c'è un gruppo interessante composto da atleti che giocano tutti in patria.
Il punto di forza? I convocati dell'Arabia Saudita provengono da 6 squadre: in particolare, l'Al-Hilal (club vincitore della Champions League asiatica nel 2021) e l'Al-Nassr forniscono, rispettivamente, 11 e 6 elementi.
Messico
Alla diciassettesima presenza in una fase finale del Mondiale, il Messico, che nelle edizioni casalinghe (1970 e 1986) ha raggiunto i quarti di finale e nelle ultime 7 si è fermato agli ottavi, spera di liberarsi di un record poco gratificante: La Verde è la nazionale con più partecipazioni alla Coppa del Mondo a non aver mai giocato una semifinale della competizione.
Già allenatore, tra le altre, di Paraguay, Barcellona, Argentina e Atlanta United (con il quale ha vinto la MLS), il tecnico argentino Gerardo Martino, detto El Tata, ha impiegato 7 mesi per portare Los Aztecas a conquistare la Gold Cup 2019.
Numero 13 della classifica FIFA, il Messico è un bel mix di esperienza e talento: accanto agli immancabili Guillermo Ochoa (portiere che con la nazionale si esalta) e Andrés Guardado (centrocampista del Betis e recordman di presenze con El Tricolor), spiccano il napoletano Hirving Lozano e gli attaccanti di Wolverhampton e Siviglia Raúl Jiménez e Jesús Manuel Corona. La possibile sorpresa? Argentino naturalizzato messicano, il 21enne Santiago Giménez è un attaccante mancino che sta confermando con la maglia del Feyenoord quanto fatto di buono con il Club América.
Polonia
Deludente nel 2018, la Polonia si presenta in Qatar con l'obiettivo di tornare ai fasti di un tempo: nel 1974 e nel 1982 (quando in semifinale si arrese all'Italia di Bearzot), infatti, i Biało-czerwony (Biancorossi) chiusero il Mondiale in terza posizione.
Guidata da Czesław Michniewicz, che ha sostituito Paulo Sousa all'inizio del 2022, la Polonia per qualificarsi alla fase finale del Mondiale è passata per i playoff: dopo aver "approfittato" dell'esclusione della Russia, ha battuto 2-0 la Svezia a Chorzow.
Analizzando la lista dei convocati polacchi spiccano due dati.
C'è il miglior bomber del mondo, l'ex Bayern Monaco ora Barcellona Robert Lewandowski; ci sono 10 giocatori che militano in Italia (9 in A e Glik nel Benevento).
Dragowski? Infortunatosi domenica a Verona, il portiere dello Spezia, che era stato chiamato insieme a Skorupski e Szczesny, è stato rimpiazzato da Kamil Grabara del Copenaghen.
Pronostico classifica gruppo C
1) Argentina
2) Messico
3) Polonia
4) Arabia Saudita
Gruppo D
Francia, Danimarca, Tunisia e Australia
Francia
Campione del mondo in carica, la Francia insegue una doppietta che varrebbe il tris perché Les Blues avevano già conquistato la Coppa del Mondo nell'edizione casalinga del 1998, quando il capitano de Les Coqs era Didier Deschamps, ex centrocampista della Juventus e commissario tecnico dei transalpini da più di 10 anni.
A dispetto delle assenze per infortunio di Maignan, Pogba e Kanté, 3 che sarebbero titolari in qualunque squadra, la rosa della Francia è di alto livello in ogni reparto.
Il top si raggiunge in avanti: a prescindere dall'indubbio valore di Griezmann, Giroud, Dembélé, Coman e Nkunku, quante nazionali possono contare su una coppia di attaccanti come quella composta da Kylian Mbappé e dal fresco Pallone d'oro Karim Benzema?Gli "italiani" sono 3: oltre al già citato Giroud, ci sono l'altro milanista Theo Hernandez, che ritrova il fratello Lucas, e lo juventino Adrien Rabiot.
Danimarca
Campione d'Europa, da ripescata, nel 1992 e semifinalista (ko dopo 120 minuti di battaglia con l'Inghilterra) agli ultimi Europei, la Danimarca insegue il primo acuto ai Mondiali: alla sesta presenza in una fase finale della Coppa del Mondo, infatti, i De rød-hvide (Biancorossi) vantano come miglior risultato i quarti di finale del 1998.
Guidata da Kasper Hjulmand, che ha rimpiazzato Åge Hareide nel giugno del 2019, la Danimarca ha tutte le carte in regola per far bene in Qatar.
Davanti al portiere e figlio d'arte Kasper Schmeichel c'è una retroguardia di buon livello che può contare sull'esperienza del milanista Simon Kjaer, sul dinamismo dell'atalantino Joakim Maehle e sull'affidabilità del duo Andersen-Christensen; in mezzo al campo spicca la qualità dell'ex interista Christian Eriksen, al terzo Mondiale in carriera; in avanti si distinguono Dolberg, Lindström e Poulsen.
La classifica FIFA? La Danimarca occupa il decimo posto.
Tunisia
Alla sesta presenza, la seconda consecutiva, alla fase finale di un Mondiale, la Tunisia ha un obiettivo preciso: accedere, per la prima volta, agli ottavi di finale.
Campione d'Africa nel 2004, la Tunisia alla fine di gennaio è stata affidata a Jalel Kadri, tecnico di 50 anni che aveva già ricoperto il ruolo di viceallenatore della nazionale nel 2013 e tra il 2021 e il 2022.
Numero 30 della classifica FIFA, la Tunisia può contare su un buon numero di giocatori che militano all'estero.
Tra gli altri, vi segnaliamo il difensore della Salernitana Dylan Bronn, il capitano del Montpellier, l'esperto attaccante Wahbi Khazri, il trequartista del Birmingham City Hannibal Mejbri, il centrocampista del Colonia (ed ex Montpellier) Ellyes Skhiri e il bomber dell'Al-Arabi Youssef Msakni.
La nostra opinione? Le Aquile di Cartagine ci sono molto simpatiche ma difficilmente supereranno il primo turno.
Australia
Numero 38 della classifica FIFA, l'Australia partecipa per la sesta volta, la quinta consecutiva, alla fase finale di un Mondiale.
Il miglior risultato dei Socceroos in una Coppa del Mondo ci riguarda da vicino: il 26 giugno del 2006, a Kaiserslautern, l'Australia si arrese con onore, fu decisivo un rigore trasformato da Francesco Totti a fil di sirena, ai futuri campioni del mondo dell'Italia negli ottavi di finale.
Arrivata in Qatar dopo aver vinto ai calci di rigore lo spareggio con il Perù, l'Australia è allenata da Graham Arnold e può contare su giocatori interessanti come il portiere del Copenaghen Mathew Ryan, il difensore dello Stoke City Harry Souttar e l'attaccante dell'Hibernian Martin Boyle.
Gli "italiani"? Sono il difensore del Brescia Fran Karacic e il centrocampista del Verona Ajdin Hrustic perché il gioiellino della Roma Cristian Volpato ha deciso di rifiutare la convocazione.
Pronostico classifica gruppo D
1) Francia
2) Danimarca
3) Tunisia
4) Australia
Getty ImagesLautaro Martinez Argentina