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Sebbene eliminata da Shevchenko agli ottavi, la versione di Germania 06 vale l'assurdo primato di sola selezione chiamata a fare le valigie senza aver incassato alcuna rete in 360': il paradosso è che gli elvetici sono stati protagonisti in negativo della partita iridata col maggiore numero di gol, il 7-5 che valse all'Austria la semifinale nel 1954. Già nei Mondiali vinti dagli Azzurri la Svizzera, che lo scozzese Hodgson ripropose come un lampo a Usa 94, aveva conquistato tale traguardo.
L'idea, in un raggruppamento del tutto simile, sarebbe quella di ripercorrere il cammino di Russia 18, quando impose con Zuber il pareggio al Brasile e sorpassò la Serbia con Xhaka e Shaqiri: sarebbe il terzo ottavo di fila dopo quelli contro l'Argentina di Di Maria e la Svezia di Forsberg, sfruttando il raffinato artigianato di Hitzfeld e dell'ex Lazio Petkovic.
Sono 12 i giocatori andati in gol durante le qualificazioni in questa compagine che è modello di integrazione e che confida nel recupero dell'acciaccato Yann Sommer, ipnotizzatore di Mbappé agli Europei, dove fu la Spagna a stoppare Haris Seferovic e soci sempre dal dischetto: quest'ultimo, assieme a Ruben Vargas e Noah Okafor, stellina emergente del Salisburgo, forma un terzetto di efficaci alternative per l'attacco. Dovrebbero invece avere una maglia da titolare le conoscenze del calcio italiano Remo Freuler, Ricardo Rodriguez, Xherdan Shaqiri e Sylvan Widmer.
Formazione-tipo (4-2-3-1): Sommer; Widmer, Elvedi, Akanij, Ricardo Rodriguez; Freuler, Xhaka; Steffen, Shaqiri, Zuber; Embolo.