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Sorprese e delusioni: cosa ci lascia il Mondiale

19 DICEMBRE
CALCIO/QATAR 2022

In Qatar è stato confermato ampiamente che la palla è rotonda.

SPORT TODAY

Non è di certo stato sorprendente vedere l’Argentina vincere il campionato del mondo in Qatar, anche se la Seleccion aveva almeno un paio di squadre davanti a sé, se andiamo a guardare i pronostici e i pareri degli esperti prima che scattasse la rassegna iridata, per una volta collocata tra novembre e dicembre anziché in estate: il Brasile e la Francia, che ha perso in finale con i biancocelesti, sembravano gruppo più attrezzati di quello plasmato da Lionel Scaloni, che in Italia abbiamo visto giocare con la casacca della Lazio e dell’Atalanta e che è stato protagonista di un autentico capolavoro. Qualcuno si è forse sorpreso nel vedere una nazionale del Qatar così scarsa, visto che i padroni di casa, da anni, erano al lavoro per cercare di fare bella figura nei propri stadi. Non è stato minimamente così, si è capito che aria tirasse fin dalla prima gara, persa malamente dagli uomini di Felix Sanchez contro l’Ecuador: non propriamente una corazzata, che non a caso non ha passato il primo turno. Il Qatar confina solamente con uno stato, l’Arabia Saudita. 

E sono stati proprio i biancoverdi a regalare la prima sorpresa del torneo, sconfiggendo l’Argentina, dopo essere andati sotto nel primo tempo, per il primo dei rigori trasformati da Messi in Qatar, e avere rischiato l’imbarcata. Un 2-1 destinato a rimanere nella storia e che aveva messo a nudo i difetti della Seleccion: è stato bravissimo Scaloni a correggere in corsa le proprie idee e le proprie scelte. La sorpresa in positivo più grande dell’intero torneo è stata senza dubbio la scalata del Marocco, che dopo avere passato in scioltezza il primo turno, vincendo il girone che comprendeva anche la Croazia, il Belgio e il Canada, ha proseguito la sua marcia arrivando fino alla semifinale. 

Che delusione, invece, i Diavoli Rossi, con un Romelu Lukaku non al cento per cento che contro i croati ha sbagliato tutto quello che avrebbe potuto sbagliare sancendo la fine di una generazione d’oro, quella degli Hazard, dei De Bruyne e dei Witsel, che però non ha vinto nulla. Belgio fuori al primo turno, come al primo turno è uscita (tra l’altro per il secondo campionato del mondo consecutivo) la Germania, alla quale va probabilmente lo scettro di delusione più grande del torneo perché non passare il turno, lasciando strada al Giappone, è stato un vero e proprio fallimento. Male anche la Spagna, che si è trovata la strada sbarrata dal Marocco, malissimo il Brasile, sul quale più di uno era pronto a mettere tutte le proprie fiches. La Seleçao ha vinto il suo ultimo Mondiale nel 2002, proprio in Asia, nell’edizione organizzata congiuntamente da Corea del Sud e Giappone. 

Erano i tempi di Ronaldo, il Fenomeno, Ronaldinho e Rivaldo, non propriamente pizza e fichi, ma la squadra a disposizione di Tite, insieme con Neymar, aveva una caratteristica rara per i verdeoro: una difesa solida, con un portiere di grande qualità (Alisson), sembrava essere il lasciapassare per la gloria. Non è stato così, a causa della Croazia. Una delusione anche Cristiano Ronaldo: gli anni passano, glielo hanno fatto capire a forza, ma anche lui dovrebbe rendersi conto di non essere più quello di una volta.

Romelu Lukaku

Getty ImagesRomelu Lukaku

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