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Scarpa d'Oro: cos'è e come funziona l'ambito trofeo personale

25 DICEMBRE
CALCIO

Il premio, vinto solo da tre calciatori italiani nella storia, viene assegnato al miglior attaccante dei campionati europei

SPORT TODAY

Dal 1967 a oggi è uno dei premi individuali più ambiti nel mondo del calcio. Mai quanto il Pallone d’Oro, riconoscimento per eccellenza, ma comunque un riconoscimento importante per tutti gli attaccanti del calcio europeo. Sono solo tre in quasi sessant’anni i calciatori e i club italiani ad averlo vinto: Luca Toni con la Fiorentina nella stagione 2005/2006, Francesco Totti con la Roma l’anno seguente e Ciro Immobile con la Lazio nella stagione 2019/2020. Ma cos’è di preciso la Scarpa d’Oro? E come si stila la classifica?

Si tratta di un premio che viene assegnato al termine di ogni stagione calcistica europea a quello che è risultato essere il miglior marcatore dell’intero continente. Fino alla stagione 1990/1991 il premio è andato quasi sempre a calciatori di campionati minori, dove era spesso più facile segnare un gran numero di gol. Anche per questo, probabilmente, dal 1992 al 1996 si è scelto di non assegnare il premio, prima del suo ritorno dalla stagione 1996/1997 con una nuova formula di calcolo, in vigore ancora oggi.

A partire dall’edizione del 1997 si tiene infatti in considerazione il coefficiente UEFA dei singoli campionato europei. Più il campionato è difficile, più pesa un gol. Il numero delle marcature realizzate viene per esempio moltiplicato per 2 in caso di reti segnate nei top campionati europei, per un numero più basso negli altri casi. Il campione in carica è Erling Haaland, autore di 36 reti lo scorso anno. In questa stagione in testa c’è invece Harry Kane.

Messi

Getty ImagesMessi con la Scarpa d\'Oro

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