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Che le qualità in prospettiva di Gianluca Scamacca fossero straordinarie è stato sin da subito chiaro a tutti, così come è emerso in maniera altrettanto evidente anno dopo anno un carattere piuttosto difficile e spigoloso. Ora, a quasi 25 anni, il bomber azzurro sembra aver finalmente trovato un contesto in cui potersi esprimere al meglio delle sue potenzialità. Al netto di qualche problema fisico di troppo e di comprensibili tempi di adattamento in una squadra e un ambiente così particolari, la partenza del centravanti in questa sua prima stagione all'Atalanta è stata di primissimo livello e ha confermato la bontà della sua scelta di sposare il progetto della Dea nel corso dell'ultima estate.
A parlare per Scamacca sono i numeri, anche in relazione al recente passato. Con sei gol nelle sue prime 14 presenze in maglia nerazzurra in tutte le competizioni, di cui peraltro appena sette da titolare, il centravantl è a tutti gli effetti l'attaccante dell'Atalanta partito meglio negli ultimi 10 anni: Hojlund infatti nello stesso numero di presenze si era fermato a quattro reti, solo a due invece Duvan Zapata. Grandi meriti vanno ovviamente a Gian Piero Gasperini, che lo ha individuato come perfetto terminale di una squadra forse non più entusiasmante ed offensivamente incontenibile come una volta, ma sempre in grado di offrire terreno di caccia vastissimo per gli attaccanti.
Gasp sta cercando di assimilare e adattare al meglio al sistema la grande abilità di Scamacce di svariare su tutto il fronte offensivo. Dopo il gol splendido allo Sporting ne ha esaltato le qualità balistiche, riconoscendogli un tiro dalla distanza con pochi eguali al mondo. Una potenza straripante a cui vanno abbinati un miglior uso di un fisico imponente ma spesso poco sfruttato e maggiore capacità di visione spalle alla porta. Oltre a una mentalità più solida, spesso intaccata ancora da troppi passaggi a vuoto nel corso delle partite. D'altronde, Scamacca pur non essendo più un giovane in rampa di lancio ha ancora tutto il tempo di completarsi. E diventare, chissà, quel centravanti letale che tanto servirebbe anche alla Nazionale italiana.
Getty ImagesGianluca Scamacca durante Atalanta-Sporting Lisbona