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Genoa, Radovanovic: "Italia fondamentale per la mia carriera"

26 OTTOBRE
CALCIO/SERIE A

L'ex giocatore di Genoa e Salernitana parla alla vigilia del match tra Genoa e Salernitana

SPORT TODAY

Lunga intervista concessa al Secolo XIX da parte di Ivan Radovanovic, ex giocatore di Genoa e Salernitana, che ai taccuini del quotidiano genovese ha parlato della sfida di domani, che vedrà affrontarsi le sue due ex squadre: "Genoa e Salernitana sono due tappe indimenticabili della mia carriera. Prevalgono i bei ricordi, ho i brividi quando penso alle partite al Ferraris e agli ingressi in campo all'Arechi, con 20mila persone che cantano fin dal riscaldamento. A Salerno abbiamo fatto un miracolo ma ancora non ho digerito come è finita. A Genova almeno sono stati coerenti, mi hanno messo fuori e sono andati fino in fondo: non ho litigato con nessuno. A Salerno subito dopo l'arrivo di De Sanctis sono iniziati problemi con quelli arrivati sotto la gestione Sabatini. Sono state inventate cose false, siamo arrivati al collegio arbitrale, io non sono uno che si arrende ma lì l'ho fatto: mi avevano ucciso la voglia di continuare a giocare. Così sono andato via", racconta.

Genoa e Salernitana da lontano.
"Il Genoa è forte, l'unico problema finora sono stati gli infortuni: Gilardino non ha mai potuto avere tutti a disposizione. Per me il Genoa si salverà con 7-8 giornate d'anticipo. La Salernitana avrà più problemi, con il Cagliari li ho visti un po' impauriti perché si giocavano tanto".

Radovanovic

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