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Rosso a Maignan, cambi finiti e una vittoria di misura da preservare a tutti i costi. Ancora una volta, ci ha pensato Giroud. Stavolta senza girarsi, ma vestendo i panni del guardiano improvvisandosi portiere nel convulso finale di Marassi. Un sospiro di sollievo sulla traversa di Gudmundsson, poi un'eroica uscita a valanga a pochi istanti dal triplice fischio: il primato del Milan passa anche, incredibilmente, dalle mani del suo bomber. Che, peraltro, è solo l'ultimo di una lunga serie di estremi difensori improvvisati comparsi qua e là nella storia del calcio.
Da Graziani ai voli di Farinos e Felipe Melo: quando a volare è chi non ti aspetti
Per un motivo o per l'altro, tantissimi giocatori di movimento si sono trasformati in portieri dell'ultima ora nei minuti finali di partita. Uno dei casi più eclatanti è quello più recente di Champions League, che riguarda la corazzata Manchester City: fu Kyle Walker a improvvisarsi tra i pali dopo il rosso a Claudio Bravo e anche lui, in pura affinità con Giroud, affrontò un calcio di punizione riuscendo persino a pararlo in due tempi. Si tratta del secondo caso eclatante nella principale competizione europea per club. Il primo? Riguarda un bomber tutto azzurro: Ciccio Graziani, che nel 1976 a causa di tre espulsioni dovette andare in porta e riuscì anche a togliersi la soddisfazione di parare qualche tiro contro il Moenchengladbach, che tuttavia eliminò i granata dopo lo 0-0 finale.
Ancora meglio fece Felipe Melo nel 2012, quando vestiva la maglia del Galatasaray: guanti alle mani al posto di Muslera e clamorosa risposta al rigore di Turkdogan, a preservare il preziosissimo 1-0 sull'Elazigspor. Stesso guizzo con cui David Di Michele neutralizzò un penalty di Mirko Vucinic in un Lecce-Udinese della Coppa Italia 2004. Non fu altrettanto bravo Grosskreutz, trafitto dagli 11 metri in un Hoffenheim-Borussia Dortmund 2-1 dopo aver preso il posto di Weidenfeller.
Alcuni episodi illustri riguardano anche l'Inter, club che fece scuola con la mitica prestazione di Farinos nella corrida del Mestalla contro il Valencia nella Coppa Uefa del 2002: lo spagnolo subentrò all'infortunato Toldo tra i pali e si rese protagonista di una serie incredibile di parate che aiutarono i nerazzurri ad approdare in semifinale, dove vennero poi eliminati dal Feyenoord. Dieci anni dopo fu invece Rodrigo Palacio ad allacciare i guanti in Coppa Italia contro il Verona, salvando nuovamente l'Inter su un colpo di testa di Carrozza con una parata strepitosa. E persino a un fenomeno come Samuel Eto'o, peraltro eroe del Triplete nel 2010, è successo di dover improvvisarsi numero 1: al camerunese capitò nel 2003, quando subentrò a Leo Franco in un Athletic Bilbao-Mallorca.
Di esempi ce ne sono svariati dunque, più o meno illustri. E tanti sono anglosassoni: l'esperienza di portiere per una sera è stata vissuta anche da leggende come John Terry e Rio Ferdinand. E ce ne saranno ancora, perché il calcio è bello anche per questo: a volte, sono le mani più impensabili a salvarti la vita.
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