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La sconfitta della Juve in casa contro l'Udinese avvicina ancor di più l'Inter all'obiettivo finale: lo scudetto e quella seconda stella da cucire sul petto. Fin dall'inizio della stagione è quello il pensiero fisso di squadra, allenatore, dirigenza e tifosi. Ora che il vantaggio sui bianconeri è di 7 punti, che potrebbero diventare 10 in caso di successo nel recupero del 28 febbraio contro l'Atalanta al Meazza, l'euforia nell'ambiente è alle stelle, ma guai a pensare che ormai è fatta.
Simone Inzaghi, infatti, sa che bisogna restare con i piedi per terra e pensare partita dopo partita. Del resto l'Inter fin qui ha costruito la sua stagione in questo modo, pertanto è attraverso il lavoro e i sacrifici che bisogna percorrere questo ultimo tratto di strada che porta al traguardo finale. Non è un caso, infatti, che il tecnico piacentino e il suo staff, abbiano insistito a sottolineare gli errori commessi nel primo tempo all'Olimpico contro la Roma, quando i nerazzurri hanno chiuso sotto 2-1 facendosi rimontare da Mancini ed El Shaarawy dopo il momentaneo vantaggio firmato Acerbi. Bisogna ripartire da quegli errori e imparare per non commetterli un'altra volta. I nerazzurri, scottati anche da quanto accaduto due anni fa, non hanno intenzione di mollare la prese nemmeno per un'istante.
Lo sanno bene i calciatori, ma anche i tifosi, pronti ancora a riempire San Siro in ogni ordine di posto per la sfida di venerdì alle 20.45 contro la Salernitana. Poco importa se si tratta dell'ultima in classifica, è una gara che vale tre punti come quella, ben più blasonata, di 10 giorni fa contro la Juve. La risposta del pubblico, infatti, è sempre la stessa. Lo è stata fin qui in tutte le 12 partite giocate in casa, con una media spettatori superiore rispetto alla scorsa stagione: 73.089 a partita, contro i 72.630 dello scorso torneo che pure fissarono il record di sempre della media nerazzurra in un campionato. Insomma, anche sugli spalti l'Inter è da primato.
Se nella Milano nerazzurra l'euforia è alle stelle, nella Torino bianconero il cielo è plumbeo. Il momento psicologicamente diametralmente opposto va dunque sfruttato e, se possibile, aumentare anche il divario dalla concorrenze. Lautaro e compagni hanno voglia di stravincere e tra tifosi e squadra serpeggia una pazza suggestione: prendersi la seconda stella nel derby col Milan del 21 aprile (al netto di anticipi e posticipi da fissare). Intanto anche la dirigenza si è portata avanti con il lavoro e nell'attesa di festeggiare il tricolore ha già piazzato due colpi a parametro zero per la prossima stagione: il centrocampista polacco del Napoli Piotr Zielinski e l'attaccante iraniano del Porto Mehdi Taremi.
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