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Inter, Inzaghi chiede mentalità: a Roma senza cali di tensione

7 FEBBRAIO
CALCIO/SERIE A

I nerazzurri, dopo il successo nello scontro diretto contro la Juve, sabato alle 18 sfidano i giallorossi, rigenerati dalla cura De Rossi e reduci da tre vittorie di fila

SPORT TODAY

Smaltita la sbornia dopo il successo nello scontro diretto contro la Juve (1-0 con autogol di Gatti), l'Inter è chiamata alla prova del nove sabato alle 18 all'Olimpico contro la Roma. I nerazzurri si troveranno di fronte una formazione rigenerata dalla cura De Rossi e reduce da tre vittorie consecutive. Inzaghi conosce l'importanza della sfida contro i giallorossi e ha già messo in guardia i suoi: uno stop significherebbe vanificare il vantaggio di punti e psicologico sui bianconeri. Memore di quanto accaduto due stagioni fa, quando a metà campionato la squadra ebbe un netto calo lasciando lo scudetto al Milan, il tecnico piacentino sa che battere i capitolini darebbe ulteriore conferma della strada fin qui percorsa e permetterebbe di guardare con ottimismo al prossimo tour de force. 

Inter attesa da un tour de force

L'Inter, infatti, nelle prossime settimane tornerà in campo ogni tre giorni tra il doppio impegno con l'Atletico Madrid in Champions League (20 febbraio e 13 marzo) e il recupero della 21ª giornata di Serie A contro l'Atalanta in programma il 28 febbraio. Dopo le fatiche di Supercoppa italiana a Riad, però, Lautaro e compagni hanno mostrato lucidità, pertanto Inzaghi chiede ai suoi ragazzi una prova di maturità all'Olimpico, senza cali di tensione. Per la gara contro la Roma dovrebbe scendere in campo lo stesso undici che ha battuto la Juve, con una richiesta di sforzo extra a chi fin qui si è fermato davvero pochissimo (leggasi Acerbi, Mkhitaryan e la ThuLa). Poi sarà tempo di rotazioni. 

Inter, vietato sbagliare

L'Inter non può permettersi di buttare al vento un altro campionato e sono in tanti a pensare che ciò non accadrà, per diverse ragioni: in primo luogo per la capacità di leggere le partite e vincere in modi diversi, anche soffrendo; per la profondità della rosa che garantisce alternative di livello anche in panchina; per la crescita di un gruppo che dopo Istanbul si è cementato e si muove come un corpo unitario; infine, dettaglio da non sottovalutare, per l'approdo alla Pinetina di elementi come Sommer e Pavard, gente abituata a vincere e gestire la pressione. Quella che i nerazzurri avranno sabato all'Olimpico e dovranno lenire con una prestazione da Inter, quella che ha incantato tutti fin qui. 

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