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Inter, quanto pesa l'assenza di Lautaro: l'attacco senza Toro non gira

31 DICEMBRE
CALCIO/SERIE A

Quattro punti in due partite, ma a colpire in negativo sono i numeri

SPORT TODAY

Nessun dramma, ci mancherebbe. Un pareggio col Genoa non può far scattare alcun allarme, specie in chiave classifica: l'Inter è ancora prima e resterà in corsa per il titolo fino all'ultimo, visti i valori tecnici espressi in tutti i reparti. Quel che è certo, però, è che le ultime due giornate di campionato hanno confermato una sensazione nel modo più chiaro e netto possibile: è Lautaro Martinez l'unico vero insostituibile di questa squadra e, forse, dell'intero campionato. E c'è allora da ringraziare che il giocatore volto della nostra Serie A sia anche bionico, visto che prima degli ultimi due match aveva preso parte alle precedenti 89 partite dei nerazzurri giocando spesso anche sul dolore o comunque in condizioni precarie. 

Senza Lautaro la squadra gira meno. E Thuram...

Senza Toro i numeri offensivi precipitano: da 2.1 gol a partita si scende a un misero 1.1. Un crollo dovuto certamente in gran parte all'assenza del capitano, ma anche a una squadra forse fin troppo abituata a contare su di lui e incapace di trovare delle reali soluzioni alternative. Latitano infatti i gol su azione dei centrocampisti, così come in generale cala moltissimo il rendimento di Thuram. Il francese ha avuto un impatto tangibile e molto importante su questa Inter proprio perché completa alla perfezione i movimenti di Lautaro, incastrandosi alla perfezione da un punto di vista tattico. Ma quando non ha avuto vicino l'argentino, anche a partita in corso, non ha mai trovato la rete in questa stagione.

Con la Thu-La, peraltro, l'Inter riesce a coprire tutta quanta l'area di rigore grazie all'abilità dei due attaccanti di occuparla in modo diametralmente opposto l'uno dall'altro. Questo semplifica le cose a tutta la squadra: gli esterni sanno dove rifornire e i centrocampisti conoscono gli spazi in cui inserirsi. Ma tutto questo senza Lautaro si complica, perché né Arnautovic né tantomeno Sanchez hanno quel tipo di capacità e di lettura. E allora, un allenatore attento come Inzaghi dovrà comunque cautelarsi in attesa di riavere il suo leader, che già scalpita in vista del Verona. E che sarà in campo, salvo sgradevoli e impronosticabili ricadute. 

Lautaro Martinez

Getty ImagesLautaro Martinez in Coppa Italia contro il Bologna

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