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Inter, Zielinski e Taremi in arrivo: il monte ingaggi si alza

12 MARZO
CALCIO/SERIE A

Dai rinnovi di Lautaro e Barella al nodo Dumfries: inversione di tendenza sui conti nerazzurri

SPORT TODAY

Con la seconda stella ormai sempre più vicina (il Milan e a -16 e la Juve a -17 a dieci partite dalla fine) e la Supercoppa italiana già in bacheca, l'Inter in questo finale di stagione concentrerà le proprie attenzioni principalmente sul sogno Champions League, solo sfiorato la scorsa stagione con la finale persa il 10 giugno a Istanbul contro il Manchester City. Intanto la società guarda già al futuro e lavora in anticipo. La prossima annata, infatti, sarà ricca di impegni (potrebbero essere quasi 70) tra il cambio di format della Champions League e il Mondiale per Club negli Stati Uniti che impegnerà i nerazzurri dal 15 giugno al 13 luglio. Imperativo, dunque, farsi trovare pronti. 

Inter, ecco di quanto aumenterà il monte ingaggi 

Più impegni, però, significa anche più introiti: la sola partecipazione al Mondiale per Club, ad esempio, garantisce 50 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i ricavi dello sponsor di maglia che dovrebbero passare dagli attuali 11 più bonus con Paramount+ ai 18-20 con Qatar Airways. Per tali ragioni, dopo anni di magra e mercato autofinanziato a causa del settlement agreement firmato con l’UEFA, la società di viale della Liberazione invertirà la rotta e vedrà passare il monte ingaggi dagli attuali 119 milioni lordi a 132,2. 

Monte ingaggi: quanto incidono i rinnovi e i nuovi acquisti

Ipotizzando che il capitano Lautaro Martinez passi dagli attuali 6,2 agli 8 milioni offerti per prolungare dal 2026 al 2028, bisogna calcolare un aumento lordo di 3,6 a stagione. Barella, anche lui vicino al rinnovo, costerebbe al club 3 milioni in più (da 5 a 6,5 netti), così come l’upgrade dello scorso inverno per Dimarco (da 2,2 a 4 netti) vale 3,6 milioni. Darmian e Mkhitaryan, complice anche l’età, 34 l'italiano e 35 l'armeno, il 30 giugno hanno prolungato a cifre pressoché identiche alle attuali. Ad alzare ulteriormente l'asticella ci penseranno i nuovi arrivi, Piotr Zielinski e Mehdi Taremi. Se il centrocampista polacco del Napoli guadagnerà 4,5 milioni netti, l'attaccante iraniano del Porto ne percepirà 3. Soldi che potrebbero essere ricavati dalla cessione di Sanchez, che attualmente guadagna 2,8 milioni di euro. Ma l'addio del Nino, autore di un ottimo finale di stagione, non è poi così scontato, anche perché, visti appunto i tanti impegni, Simone Inzaghi potrebbe avere bisogno di almeno cinque soluzioni nel reparto offensivo. Qualora il cileno dovesse comunque abbandonare Appiano Gentile, potrebbe "tornare a casa" Valentin Carboni, attualmente in prestito al Monza. 

Gli addii e il nodo Dumfries

Sul totale inciderebbero in maniera piuttosto lieve gli addi, questi certi, di Cuadrado (5 milioni lordi), Klaassen (3) e Sensi (4), tutti in scadenza. Capitolo a parte per Dumfries che attualmente prende 2,5 milioni di euro ma chiede praticamente il doppio per rinnovare. Il contratto dell'olandese scadrà a giugno 2025, ma Marotta e Ausilio, scottati da quanto accaduto con Milan Skriniar, non vogliono fare lo stesso errore pertanto potrebbero presto inserire nella propria agenda un incontro con gli agenti dell'agenzia Wasserman, la società che dallo scorso marzo ha preso il posto di Rafaela Pimenta nella gestione degli interessi dell'ex PSV. 

Piero Ausilio, Giuseppe Marotta e Alessandro Antonello, Inter

Getty ImagesPiero Ausilio, Giuseppe Marotta e Alessandro Antonello, Inter

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