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Dopo aver saltato le sfide contro Lecce e Genoa per un flessore dispettoso, Lautaro Martinez è tornato alla grande facendo ciò che meglio gli riesce: gol. Il Toro argentino ha aperto la gara contro l'Hellas Verona restando in campo ben 100 minuti, quelli che sono serviti alla banda di Simone Inzaghi per portare a casa la vittoria grazie alla rete in pieno recupero di Davide Frattesi e al rigore fallito all'ultimo secondo da Henry, autore del momentaneo 1-1. L'attaccante di Bahia Blanca ha lottato sul rettangolo verde come suo solito concludendo poi esanime dopo un grande sforzo per trovare il bottino pieno.
Leader, trascinatore, capitano, bomber, primo difensore: Lautaro è una gioia per gli occhi dei tifosi nerazzurri, l'avversario più temuto dagli avversari. Nonostante il grande dispendio di energie, è una sentenza e sono già 16 i centri in questo campionato - capocannoniere della Serie A davanti a Berardi e Giroud a quota 9 -. Il classe '97, che con Agustina e i figli Nina e Theo ha fatto di Milano la sua seconda casa, è uno dei soli tre giocatori capace di segnare più di 15 gol in ognuno degli ultimi quattro campionati.
Assieme a lui, Kylian Mbappé e Harry Kane, proprio i cannibali che per ora gli stanno davanti in questo 2023-24. L’inglese del Bayern Monaco ha timbrato il cartellino 21 volte in 15 gare di Bundesliga, mentre il francese è a quota 18 in 16 partite di Ligue 1. Sul gradino più basso del podio c'è Guirassy dello Stoccarda, che ingolosisce il Milan, a 17. La Scarpa d'Oro è nel mirino e il tempo è ancora dalla sua parte: Lautaro fa sul serio, tutti avvisati.
Getty ImagesLautaro Martinez