Lazio, la prende sempre Vecino: tutti i gol decisivi di Matias

L’ha ripresa Vecino, un’altra volta ancora. «L’ultima parola agli uruguagi», il commento di Lele Adani entrato nella storia, in un Inter-Tottenham dopo il gol-partita di Vecino, che ribaltò gli inglesi a San Siro, replicando quanto fatto qualche mese prima all’Olimpico contro la Lazio (la sua attuale squadra), quando regalò ai nerazzurri l’accesso alla Champions League. Oggi, in biancoceleste, è il giocatore del momento, dopo le reti decisive segnate al Celtic e all’Atalanta, che si sommano a quella realizzata contro il Toro, due settimane fa. Con e grazie ai suoi gol, quest’anno, la Lazio di Sarri ha sempre vinto.

La ‘garra charrua’ e i gol che sono entrati nella storia

Centrocampista di inserimento, tecnico e fisico al punto giusto, caratteristiche unite alla ‘garra charrua’, tipica di ogni uruguagio che si rispetti. La ‘Garra Charrua’ è letteralmente quel mix di coraggio e tenacia, abbinate a una feroce volontà di reagire alle avversità: grinta, all'ennesima potenza. Ed è anche grazie a questa voglia innata di non mollare mai che Vecino, negli anni, è passato alla storia come l’uomo dei gol pesanti, quello che prende e riprende le partite, all’ultimo, cambiando i destini di intere competizioni. In ordine di tempo, ce ne sono tre di momenti che resteranno indelebili nella sua carriera. Il primo nel febbraio 2011 quando, convocato nella selezione under-20 per il Torneo Sudamericano in Perù, realizzò la rete decisiva contro l’Argentina, e regalò all’Uruguay una storica qualificazione ai Giochi Olimpici di Londra 2012, che mancava dal 1928.

Sette anni più tardi, torna a farlo di nuovo, questa volta di testa, all’Olimpico contro la Lazio: l’Inter vince 3-2 in rimonta nei minuti finali, torna in Champions dopo 6 anni, e le immagini del gol-vittoria di Vecino fanno il giro del mondo. Lo descriverà come «il gol più importante della mia carriera», prima di segnarne un altro, in Europa, anche questo decisivo contro il Tottenham, scatenando l’urlo degli 80mila nerazzurri a San Siro. A Milano vince Scudetto, Supercoppa e Coppa Italia, ma non è per questi successi che verrà ricordato, saranno infatti quei due gol, realizzati a quattro mesi di distanza l’uno dall’altro, a riservargli uno spazio esclusivo nei cuori dei tifosi dell’Inter. Ora la Lazio, dove è tornato decisivo come un tempo: una zampata al Toro, una a Celtic Park (sempre di testa), in quella che resterà una notte storica per i biancocelesti, e una alla Dea. Tre gol e tre vittorie. La stagione è ancora lunga, ricordando che l’ultima parola spetta sempre a Vecino.

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