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Lecce, D'Aversa puntualizza: "Non siamo il Leicester, né più bravi della Juventus"

25 SETTEMBRE
CALCIO/SERIE A

La partenza sprint giallorossa non illude il tecnico: "Giusto l'entusiasmo dei tifosi, ma la squadra non deve incorrere nell'euforia. Leicester? C'erano altri intoiti alle sue spalle..".

SPORT TODAY

Serata di gala per il Lecce, unica formazione imbattuta dopo cinque turni di Serie A assieme all'Inter: l'anticipo di domani allo Stadium sarà la prima volta in cui i salentini si presenteranno al cospetto della Juventus coi bianconeri alle spalle in classifica.

Quella contro il Genoa è stata la terza vittoria tra le mura amiche dopo quelle contro Lazio e Verona, ma Roberto D'Aversa veste i classici panni del pompiere: "Sarà una gara completamente diversa da quella contro il Genoa, incontreremo una Juventus, forte di suo, arrabbiata per il risultato negativo con cui è uscita dal campo a Reggio nell'Emilia; sono ancora una candidata allo Scudetto e partiranno col piede sull'acceleratore, quindi ai ragazzi domando concentrazione. Turnover? Quando ci sono partite così ravvicinate le valutazioni ci sono, scenderanno in campo solo ragazzi al 100 % della condizione. Proveremo a bloccare sulla destra la Juventus con Gendrey e Venuti, quest'ultimo si è allenato sempre bene, ma ha avuto la sfortuna di farsi male; tra Oudin e Sansone è più pronto il primo, ha fatto più lavoro e quindi è più avanti".

Un fattore che può rivolgersi contro il Lecce, come arma a doppio taglio, è l'entusiasmo dei tifosi e gli accostamenti a qualche impresa fuori portata: "Sono felice ci sia attorno al Lecce questo clima, ma non voglio si trasformi in euforia nella squadra: i tifosi è giusto sognino, noi è giusto si tenga alta la concentrazione e si migliori i difetti, o le statistiche negative. Il Lecce non può pensare di essere più bravo della Juventus, ma deve lavorare sulle sue doti, voglia e determinazione; il Lecce non può affatto essere paragonato al Leicester, perché, dietro la favola sportiva, c'era un tipo di introito diverso".

Il Lecce ai tempi di Zdenek Zeman era riuscito a mettere in cascina in cinque esibizioni otto punti: questa rinnovata (sei nuovi titolari, da Pongracic a Kaba, da Alqvist a Krstovic, da Rafia a Ramadani) ha già ottenuto le medesime vittoria dell'intero scorso torneo.

Roberto D\

Getty ImagesOttimo avvio del Lecce, quattro punti contro Lazio e Fiorentina

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