Milan, è sempre emergenza: quanti infortuni nell'era Pioli

L'ultima sconfitta del Milan contro l'Udinese ha aperto ufficialmente le porte della crisi. Un Diavolo spuntato, con poche idee e che, soprattutto, non sa più fare gol. Un ko dolorosissimo nato anche da una formazione iniziale rimaneggiata, con un cambio modulo per necessità legate ai tanti infortuni che, ancora una volta, stanno martoriando i rossoneri. Una questione da sempre centrale nell'era Pioli e particolarmente difficile da gestire nei momenti di maggior burrasca.

Tema infortuni, l'era Pioli è un disastro: ecco i numeri da incubo

Da anni lo staff atletico del Milan è finito sotto accusa per il numero eccessivo di infortuni, che per larghi tratti hanno condizionato il rendimento della squadra anche in momenti chiave della stagione. Un problema tornato a manifestarsi in maniera importante nelle ultime settimane, tanto che lo stesso Pioli ha dovuto ammetterlo in conferenza stampa nonostante sia un tema che lo porta spesso a risentirsi. Forse perché si sente chiamato (magari giustamente) in causa. 

Da quando è subentrato a Marco Giampaolo a stagione in corso nel 2019/20, con l'attuale tecnico in panchina il Diavolo ha registrato in totale 208 infortuni di cui ben 112 di natura muscolare, con un picco di 58 e 32 nel 2020/21. Quest'anno si sta in realtà già viaggiando su ritmi da record, visto che siamo già arrivati a quota 19 totali di cui 12 muscolari. Gli ultimi hanno fermato in un mese tra gli altri Chukwueze, Okafor e Pulisic, alternative in meno in un attacco già in grande affanno. Guai a cui si sono poi aggiunti l'operazione di Kalulu e la botta alla caviglia di Theo Hernandez. Una situazione oggettivamente insostenibile per una squadra che, sulla carta, voleva giocare da protagonista su tre fronti quest'anno e che ora, anche a causa dell'infermeria piena, rischia di veder sfumare anzitempo tutti i suoi obiettivi principali.

Getty ImagesStefano Pioli perplesso durante Napoli-Milan