_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })(); (function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });
Che non sarebbe stato un avvio semplice Walter Mazzarri lo sapeva già, ma dopo il successo per 2-1 a Bergamo contro l’Atalanta c’erano grandi speranze e attese in vista del triplo impegno nel giro di dieci giorni. E invece, dopo il ko in Champions League contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti (4-2), il Napoli è caduto anche in casa sotto i colpi di Calhanoglu, Barella e Thuram. Un secco 3-0 (con polemiche) quello dell’Inter di Simone Inzaghi che rende ancor più importante la sfida di venerdì alle 20.45 all’Allianz Stadium. I campioni d’Italia, infatti, fanno visita alla Juventus nella gara d’apertura della 15ª giornata.
A preoccupare il tecnico di San Vincenzo è la tenuta difensiva: troppi sette gol subiti in due partite. Alcuni meccanismi acquisiti con Spalletti sembrano esser finiti nel dimenticatoio e ripristinarli non è certo impresa semplice. Mazzarri e il suo staff, però, lavorano a testa bassa e con grande intensità per accorciare i tempi e cercare di rimettere in sesto una stagione iniziata male. Lo dicono i numeri: 24 punti, quattro sconfitte (tutte al Maradona), 26 gol fatti e 17 subiti; a questo punto della stagione, lo scorso anno gli azzurri avevano già messo in cascina 44 punti, non avevano ancora incassato nessun ko e avevano realizzato 34 reti subendo appena 10.
La retroguardia partenopea è la più perforata tra le big del campionato, pertanto per cercare di rimettere in sesto la stagione è necessario ritrovare quell’equilibrio che ha caratterizzato la gestione di Spalletti, quando la squadra difendeva alzandosi compatta e aggredendo gli avversari nella propria metà campo, per recuperare alto il pallone e soprattutto per non permettere la palla “scoperta”. Dall’altra parte, se gli undici in campo non si muovono all’unisono il rischio è di ritrovarsi con enormi buchi tra i reparti, un po’ come successo troppo spesso durante l’”interregno” di Rudi Garcia.
Certo, un dettaglio, più che importante, non va scordato: l’attuale CT dell’Italia poteva contare su un fuoriclasse come Kim, straordinario nel non far rimpiangere un beniamino come Koulibaly e maestro sia nella corsa in avanti che in quella indietro, nell’anticipo e nell’uno contro uno. In estate la società ha deciso di cederlo al Bayern Monaco prendendo dai brasiliani del Red Bull Bragantino il classe 2001 Natan: una scelta che finora non ha pagato.
Con i due terzini sinistri, Mario Rui e Olivera, fuori per infortunio, in vista del big match contro la Juve Mazzarri prova a cercare nuove soluzioni e negli ultimi allenamenti ha inserito Juan Jesus in mezzo accanto a Rrahmani, al posto di Ostigard. A prescindere dalla scelta che farà il tecnico di San Vincenzo, sarà necessario un maggior filtro in mediana per non lasciare sguarnita la zona centrale del campo. A Castelvolturno hanno installato il cartello dei lavori in corso, ma non vedono l’ora di rimuoverlo.
Getty ImagesWalter Mazzarri, Napoli