Napoli, da allenatore ad avversario: lo strano incrocio di Italiano

^{Vincenzo Italiano e il Napoli, cronaca di una storia d’amore annunciata ma mai avveratasi. Era stato a un passo dalla panchina dei partenopei in estate: aveva scelto lui Aurelio De Laurentiis per sostituire Luciano Spalletti alla guida dei campioni d’Italia. Sembrava tutto fatto, con tanto di data prevista per l’annuncio, fino alla fumata nera definitiva. È bastato un annuncio del patron della Viola, Rocco Commisso, per spegnere tutte le voci: «Ieri ho visto Italiano, ricominciamo con lui. Il nostro allenatore non ha mai detto a me o ai dirigenti di voler andare via. Certe voci sono state solo stupidaggini, la Fiorentina riparte con lui».}

Non solo voci: la ricostruzione

^{L’annuncio di Commisso, per quanto scenografico in pieno stile americano, nasconde però una parte di verità. Le voci estive sono state davvero qualcosa in più di semplici stupidaggini: l’idea di De Laurentiis era concreta e solo due ostacoli insormontabili hanno fatto naufragare la possibilità di portare l’allenatore della Fiorentina sotto il Vesuvio. Da un lato il contratto che legava il tecnico alla Viola fino al 2024: il gentleman agreement tanto vociferato, ammesso sia mai esistito, non è bastato a liberare Italiano. Dall’altro il rapporto stretto tra De Laurentiis e Commisso, che ha spinto il patron partenopeo a non forzare la mano e a virare altrove.}

Rudi Garcia a Napoli, Italiano a Firenze

^{La scelta finale è ricaduta su Rudi Garcia, annunciato con entusiasmo da De Laurentiis ma tornato in Italia tra lo scetticismo generale fin qui non cancellato dalle prestazioni della squadra campano. Domenica sera, intanto, Italiano si siederà davvero sulla panchina del Maradona, ma ancora una volta da avversario. Provando a mettere i bastoni tra le ruote a quella che sarebbe potuta essere la sua squadra e soprattutto a chi ha preso quel posto e, oggi, non naviga nelle acque più serene. De Laurentiis ha da tempo smentito di aver sondato il profilo di Italiano, con la solita e inevitabile frase di rito. E chissà allora che il nome dell’attuale tecnico della Fiorentina non possa tornare di moda la prossima estate a Castel Volturno, magari proprio grazie a una dimostrazione di forza già domenica sera al Maradona.} 

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