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Beppe Marotta a ruota libera nel corso di un evento per l'apertura ufficiale del calciomercato estivo 2021-2022. L'Amministratore Delegato dell'Inter, ai microfoni di Sky Sport, parla di tutte quelle che sono e che saranno le strategie di mercato della squadra meneghina, a cominciare dalla conferma della trattativa col PSG per Hakimi che, come rivela il dirigente ex Juve, è ormai arrivata alle fasi finali:
"Difficile capire che calciomercato sarà ma non ci saranno trasferimenti onerosi, servirà creatività. Per Hakimi al PSG siamo in dirittura d'arrivo, ci ha lavorato Ausilio. Mancano alcuni dettagli ma nel giro di un giorno potremo arrivare alla fine di questo trasferimento doloroso per noi. Abbiamo dovuto garantire al sostenibilità del club e ci siamo rifatti a quelle che sono state le richieste della società. Il mercato non è ancora entrato nel vivo, essere riusciti a trasferire un giocatore del genere senza l'inserimento di contropartite rappresenta una mosca bianca. Ora vorremmo trattenere tutti, solo nel caso qualche giocatore manifestasse l'intenzione di andare via valuteremo la questione. La cessione di Hakimi ci permette di respirare un pochino". Oltre a ciò, Marotta parla anche del possibile sostituto: "Lavoriamo in team con Ausilio, Inzaghi e i collaboratori. Bisogna avere pazienza e cogliere le opportunità. La creatività sarà fondamentale. Non penso che anche i grandi club facciano movimenti in entrata importante. Partire dal nostro gruppo è importante per no".
Il capitolo successivo, e quello che più interessa ai tifosi nerazzurri, è quello relativo a Lautaro Martinez, anche lui in bilico tra la permanenza e la cessione per risanare il sanguinoso bilancio del biscione:
"L'Inter ha sempre davanti degli obiettivi sportivi da raggiungere, con alcuni giocatori, Lautaro compreso, abbiamo cominciato a parlare del rinnovo. Puntiamo su di lui e sugli altri giovani. Non è un'operazione facile ma vogliamo difendere il patrimonio storico di questo club".
Oggi moltissimi calciatori vanno in scadenza e, se una volta era considerata un'ottima opportunità di mercato, oggi non è più così:
"In passato poteva essere un vantaggio ma adesso le società hanno più rigidità e questo può diventare uno svantaggio. Gli stipendi dei calciatori sono troppo alti in un momento come questo. Serve sostenibilità e la retribuzione dei calciatori".
Beppe Marotta parla anche delle indiscrezioni sulla perdita del controllo di Suning da parte della famiglia Zhang. Alcune quote dovrebbero essere infatti vendute ad Alibaba (come riporta Calcio e Finanza) e questo potrebbe anche influire sul futuro dell'Inter:
"Queste situazioni toccano la proprietà, non posso addentrarmi in questo, visto che non ho le conoscenze adeguate. Dobbiamo creare un modello nuovo, siamo di fronte a un cambiamento epocale e non ci saranno più investimenti e contratti faraonici".
Un pensiero anche viene rivolto ad Eriksen, colpito da un gravissimo malore nel corso di Euro 2020 nella partita tra Danimarca e Finlandia:
"Non l'ho sentito direttamente, rispettiamo la sua privacy. I nostri medici sono in contatto e la cosa più importante sarà ritrovare l'Eriksen uomo prima che il calciatore. Il resto viene in secondo piano. Non è oggi il caso di fare valutazioni su di lui. conta la serenità e la sua salute".
Un commento viene fatto anche sulla scelta del tecnico Inzaghi, selezionato dalla dirigenza per sostituire il "fuggitivo" Antonio Conte:
"Lavoriamo in team come ho detto prima. Coordiniamo le nostre decisioni e Inzaghi spero che sia l'erede in tutto e per tutto di Conte, sia nei risultati che sotto l'aspetto professionale. Ausilio lo sente anche tre o quattro volte al giorno. In queste poche settimane ha dimostrato già un grandissimo senso di appartenenza [...] (Con Conte, ndr) non ci sentiamo da un po' ma ora è in vacanza. Le due annate sono state straordinarie, così come i risultati".
Infine, Marotta suona la carica e rinnova le ambizioni dei nerazzurri:
"La storia del club parla chiaro, dobbiamo continuare a vincere trofei. Per la società è un momento di contrazione economico-finanziaria ma vogliamo vincere ancora".
Getty ImagesBeppe Marotta